Come abbiamo premesso nel pezzo di ieri, dove abbiamo dato le nostre indicazioni sul voto di domenica per i candidati a Sindaco di Roma, noi riteniamo una scelta di trasparenza e di onestà esprimere le proprie preferenze. Se infatti il compito principale dei blog cittadini è quello di denunciare quello che non va, fornendo quando possibile eventuali soluzioni ai problemi, non si può fare finta di niente quando si assiste ad una classe politica che risulta sorda alle denunce e disinteressata al bene cittadino.

Per cui quando si arriva al momento di votare i propri rappresentanti, riteniamo giusto “dare i voti” sia ai governanti ed oppositori uscenti, sia a chi eventualmente si presenta con una nuova offerta politica. Lo scopo di ciò non è qualche tornaconto personale, che speriamo di aver dimostrato di non ricercare mai, bensì dare il nostro piccolo contributo affinché Roma abbia dei governanti (ma anche degli oppositori) che lavorino per il bene suo e dei suoi cittadini.

 

MunicipioI

 

Dopo quindi aver dato le nostre preferenze per i candidati Sindaco, vogliamo fare lo stesso esercizio per il Municipio I. Lo facciamo solo per questo Municipio per due motivi: anzitutto è quello che conosciamo meglio, avendo avuto modo, in particolare chi scrive, di interloquirci per molti anni e seguirne le dinamiche politiche; inoltre il Municipio I è senz’altro quello più in vista e critico dell’intera città. Non che si vogliano sminuire tutti gli altri, ma la concentrazione di presidi istituzionali, attrazioni culturali e turistiche e commercio di ogni genere del Municipio I non ha paragoni. Spesso i problemi cittadini risultano amplificati in una tale realtà ed il fatto che non si riescano a risolvere neanche fuori l’uscio dei palazzi del potere non può che significare che per il resto della città non c’è molto da sperare.

Come nel caso del Comune, anche per il Municipio I occorre premettere che l’offerta politica non appare convincente, da qualunque parte la si guardi. E se consideriamo che chi vincerà le elezioni dovrà qui governare un territorio più grande e popoloso di Firenze, che include i palazzi del potere nazionale ed un numero enorme di rappresentanze diplomatiche estere, non si può non farsi prendere dallo sconforto.

A differenza però di quanto fatto per il Comune, qui più che dare indicazioni su chi votare siamo costretti ad indicare i motivi per cui i candidati non andrebbero votati, almeno a personalissimo parere di chi scrive. Il giudizio inoltre non si basa sui programmi presentati dai candidati, che a livello municipale sono necessariamente inconsistenti (il Municipio ha competenze ridotte e risorse molto limitate) ma piuttosto su quello che eventualmente costoro hanno già dimostrato sul campo.

 

Iniziamo dalla candidata Sabrina Alfonsi, la Presidente uscente del Municipio, e senza troppi giri di parole diciamo che la riteniamo la candidata peggiore, colei la cui elezione rappresenterebbe la prosecuzione dello status quo in centro storico. E come abbiamo avuto modo di mostrare fin dall’inizio delle nostre pubblicazioni, lo stato del centro storico di Roma è tutt’altro che idilliaco. Siamo consapevoli delle difficoltà di governare una realtà così complessa, per di più con le limitate competenze e risorse del Municipio, ma la Presidente Alfonsi ha dimostrato di essere più interessata a non pestare troppo i piedi alle lobby più potenti che operano nel centro storico piuttosto che tutelare gli interessi dei cittadini, in particolare dei suoi elettori ossia i residenti del centro storico, e quelli della città tutta.

È responsabilità della Presidente l’aver tollerato per tutto il mandato un assessore alla mobilità ed all’ambiente che è stata del tutto assente sulle questioni più importanti che la riguardavano: a titolo di esempio citiamo i fallimenti dell’isola ambientale del Tridente (basta farci un giretto e constatare lo stato delle tante aree pedonali per coglierne il disastro) e della raccolta porta-a-porta, con i cumuli di rifiuti che caratterizzano tutte le zone del centro storico.

È sempre responsabilità della Presidente l’aver scelto ed appoggiato un assessore al commercio (di cui ci siamo già occupati in più occasioni, qui e qui) che ha assistito inerme allo stravolgimento del commercio in centro storico, allo strapotere delle occupazioni di suolo pubblico illegali, al caos più totale del commercio ambulante.

Indimenticabile e ingiustificabile poi il disastro della festa della Befana a piazza Navona, con la Presidente Alfonsi che ha l’enorme responsabilità di un’iniziativa inutile, dannosa e dispendiosa per un Municipio che già non riesce a star dietro alle responsabilità primarie.

Il giudizio sul mandato della Presidente Alfonsi non può quindi che essere del tutto negativo, ed una sua rielezione non potrebbe che lasciare tutto immutato. Per di più, stando a quanto scrive l’ex-assessore al commercio sul suo volantino elettorale, la conferma dell’attuale squadra di governo gli permetterebbe di rimettere le mani su piazza Navona, con conseguenze che è facile prevedere (che Cantone si prepari di nuovo).

 

Eliminando la Alfonsi, vediamo quali sono le scelte alternative.

C’è la candidata del Movimento 5 Stelle, Giuseppina Campanini, che pur essendo stata consigliere municipale nella passata legislatura non ha mai dato segno alcuno di sé. Non si è mai sentita una sua presa di posizione su uno qualsiasi dei temi scottanti che riguardano il Municipio, e neanche su una storia così critica come quella della festa della Befana la Campanini è riuscita ad avere un minimo ruolo. Come può pensare di governare un territorio tanto complicato una persona che non è riuscita a fare praticamente nulla dai banchi dell’opposizione? L’unico aspetto positivo di un’eventuale elezione della Campanini è la possibilità che ciò possa scardinare certi deleteri equilibri che si sono consolidati in Municipio nei decenni di governo delle coalizioni di centro-sinistra. Pur con tutti i dubbi sulle possibilità di governo del M5S, una loro vittoria è quindi senz’altro da preferire alla conferma dello status quo.

 

Altro candidato alla Presidenza del Municipio I è Stefano Tozzi, dei Fratelli d’Italia. Tozzi è stato consigliere municipale di minoranza per diverse legislature e seppure ha dimostrato di essere persona ragionevole e responsabile, cosa non tanto comune nel panorama municipale, anche lui non è mai riuscito ad incidere minimamente nelle dinamiche del Municipio. Imperdonabile anche nel suo caso il totale silenzio sulla storiaccia di piazza Navona. Per Tozzi vale quindi lo stesso giudizio dato per la candidata del M5S: scarse speranze che possa governare efficacemente ma ipotesi da preferire alla riconferma dell’amministrazione uscente.

 

L’ultimo candidato di cui vogliamo trattare è Adriano Labucci, della Sinistra per Roma. A differenza degli altri Labucci non è mai stato consigliere municipale e come esperienza politica può vantare la presidenza del consiglio provinciale di Roma dal 1998 al 2003. È senz’altro persona di spessore ben diverso dagli altri candidati, con importanti esperienze politiche nelle varie sfaccettature della sinistra e nel volontariato e con due pubblicazioni all’attivo. A parere di chi scrive è senza dubbio la scelta migliore tra quelle possibili, benché Labucci dovrebbe scontare una certa inesperienza nelle questioni municipali spicciole. Nella sua squadra potrebbe però contare su Andrea Valeri, già assessore alla cultura della giunta Alfonsi dove ha dato buona prova di sé, e comunque Labucci è persona che ben comprende il valore e le sfide che tutto il territorio del Municipio I pone.

 

Ve ne sono altri di candidati alla Presidenza del Municipio I ma non ci sentiamo di scriverne, sia perché la gran parte di loro non hanno speranza alcuna di poter essere eletti, sia perché non hanno mai dato una sufficiente visibilità di sé, a differenza di quelli citati. Ribadiamo però che qualsiasi scelta è a nostro avviso migliore della riconferma dell’amministrazione uscente, rappresentando almeno un elemento di discontinuità.

 

Chiudiamo ricordando che l’elezione prevede anche il voto disgiunto, per cui sarà possibile votare un candidato al consiglio municipale e contemporaneamente votare un candidato presidente non appoggiato dal candidato stesso. Si potrà quindi dare la propria preferenza anche ad una consigliera o ad un consigliere di una lista che sostiene la Alfonsi ma nel contempo votare un candidato Presidente diverso.

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