Rilanciamo il comunicato stampa di BiciRoma dello scorso mercoledì 23 maggio:
“Gentile redattore,
le alleghiamo due foto rappresentative della realtà, assai diversa dalle belle intenzioni che si pronunciano nelle interviste, nei seminari o dinanzi alle assemblee o commissioni politiche.
Vediamo da anni come questa ciclabile sia, invece che per i ciclisti, ad uso e consumo di automobilisti che la usano come parcheggio per andare agli eventi del Foro Italico e via di scorrimento!
Siamo dinanzi ad un totale disinteresse da parte di chi invece va sbandierando di essere pro mobilità ciclistica.
BiciRoma chiede (vedi allegato), come aveva già fatto informalmente (insieme ad un rappresentante della PLRC del XV Gruppo) in una precedente commissione mobilità, che tale ciclabile, facente parte della dorsale Tevere, torni ad essere una strada senza uscita, come era in precedenza, ed uso esclusivo dei ciclisti (la ciclabile) e dei pedoni la parte di Via Capoprati non ciclabile.
Questo sarebbe un provvedimento quasi a costo zero, ma non si fa……….
La foto con il ragazzino davanti l’auto è eloquente sui rischi che in quella che dovrebbe essere un’area sicura invece si vanno a correre perchè non ci sono segnaletica e sbarre di interdizione per i motorizzati.
L’amministrazione comunale cosa intende fare?
Grazie
Cordiali saluti
Fausto Bonafaccia
Associazione Due Ruote d’Italia onlus
ssd BiciRoma a r.l.
lungotevere della Magliana 118
00146 Roma
Tel 0655590106
Fax 0655268356”
Immagini di grande violenza quelle mostrate, per chi riesce a cogliere la prepotenza di veicoli a motore che invadono impunemente lo spazio riservato a pedoni e biciclette.
Nel vedere queste brutte cose non possiamo non ricordare le parole che volle usare il Sindaco Raggi in un vecchio ed indimenticato “La Sindaca informa”:
Sì, col fischio!
Infine, se ci fosse stato un delegato alla ciclabilità a Roma si sarebbe potuto chiedere a lui/lei di perorare questa causa, ma evidentemente l’assessore alla mobilità e lo stesso Sindaco devono pensare che la situazione sia così rosea da non richiedere una tale figura.
Insomma, tutto va ben madama la marchesa, peccato che di quando in quando ci pensi la realtà a dimostrare quanto le cose stiano in maniera ben diversa. L’ultimo caso è la ricerca commissionata da Greenpeace che mostra come Roma sia ultima tra le grandi città europee nella mobilità sostenibile.