Vi abbiamo raccontato la storia dell’ex cinema Apollo pochi mesi fa. La novità di queste ore riguarda la possibilità di trovare i fondi per bonificare l’amianto dal tetto. Una commissione tecnica, incaricata dal Campidoglio, ha accertato la presenza di eternit in fase di sgretolamento sulla copertura dello stabile. Il tetto fu rivestito con polistirolo e carta catramata che lo ha messo in sicurezza per alcuni anni ma l’abbandono dell’intera struttura non ha risparmiato questa parte dell’edificio. La guaina di sicurezza si è aperta in più punti e ora l’amianto sottostante si libera nell’aria.
L’allarme fu lanciato un anno fa da alcuni abitanti che chiesero al Comune un intervento immediato. In questo servizio di Repubblica Tv del luglio 2017 si possono vedere le condizioni disastrose del tetto, ma fino ad oggi nessun passo avanti è stato compiuto.
Una mozione presentata dai consiglieri Pd del I° Municipio approvata a maggioranza, impegnava la Sindaca a mettere in sicurezza l’area a partire proprio dal tetto. La commissione trasparenza ha affrontato il caso pochi giorni fa e ha trovato nelle poste del bilancio comunale la somma necessaria che potrebbe arrivare dal fondo di riserva. C’è chi parla di 1 milione che sarebbe necessario non solo alla bonifica dell’amianto ma anche a mettere in sicurezza il cornicione che sta cadendo a pezzi su via Giolitti. La recinzione sul marciapiede è una farsa e chiunque passa sul quel tratto di strada rischia di essere investito da un pezzo di intonaco.
I consiglieri 5stelle presenti in commissione trasparenza hanno preso l’impegno a reperire i fondi entro luglio, ma non è detto che i lavori inizino a fine estate. Potrebbero essere necessari una gara e un capitolato e i tempi si allungherebbero.
Sono tanti i cinema ormai chiusi e abbandonati a Roma, ma la situazione dell’Apollo è particolarmente grave perché di proprietà comunale. Fu acquistato dal Campidoglio durante l’amministrazione Veltroni per evitare che fosse trasformato in una sala Bingo. Fu quindi affidato ad una società privata perché ne facesse un luogo di cultura e spettacolo, ma il Sindaco Alemanno – nel frattempo subentrato – prima cambiò l’accordo con i privati e poi lo fece saltare. Da allora nessuno ha mosso più un dito per evitare il disfacimento di una bella struttura in stile liberty, al centro di una zona degradata.
C’è da augurarsi che la bonifica dall’amianto possa essere l’occasione per ridiscutere il futuro dell’Apollo nel suo complesso.