Questo lunedì, per la nostra rubrica dedicata agli immobili in abbandono a Roma, ci spostiamo nel quartiere Tiburtino e per la precisione in via Orero a Casalbertone dove la struttura fatiscente dell’ex Cinema Puccini sta per rovinare al suolo.
Chiusa da 45 anni, questa sala cinematografica era un luogo di aggregazione tipico di un’Italia che non c’è più. Un anziano della zona ci racconta che portava i suoi figli negli anni 60 al Puccini per vedere il film e subito dopo Lascia o Raddoppia. I bambini emozionati chiedevano al papà di tornarci appena possibile e se i genitori non li avessero accontentati avrebbero subìto i capricci e la delusione dei piccoli per molti giorni.
Nel 1970 il cinema chiude per una ristrutturazione che non sarà mai realizzata e l’edificio inizia ad essere divorato dal degrado. Nel 1991 viene occupato da alcuni militanti di estrema destra. Nel 1995 viene temporaneamente trasformato in un centro di accoglienza per migranti, mentre nel 1999 ci si insedia una comunità di zingari. La Prefettura ne ordina lo sgombero e nei primi anni del 2000 al suo interno viene scoperto un centro di smistamento di ciclomotori rubati.
Insomma, accanto ai ricordi e alla nostalgia, il Puccini è anche il simbolo di una Roma in rovina e fuori controllo. Tanto che negli ultimi 10 anni si è costituito un comitato civico che cerca di difendere quello spazio da usi illegali. La storia viene ben ricostruita in questo servizio del Tgr Lazio del 2009, dove un gruppo di cittadini racconta che il tentativo di bonificare l’area da topi e zanzare è stato addirittura multato perché si tratta di una proprietà privata sulla quale gli abitanti non hanno diritti.
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Forse da un punto di vista legale sarà pure vero che gli abitanti non possono intervenire fisicamente sulla struttura, ma è altrettanto vero che sono costretti a subirne l’incuria del proprietario. Il progetto del Municipio di farne un centro sportivo per i ragazzi del quartiere e una piscina si è arenato. E per ora nulla si vede all’orizzonte, tranne il crollo della vecchia insegna ormai imminente, tanto che poche settimane fa il marciapiede è stato recintato.
Col risultato che in un quartiere così popoloso e privo di servizi, i cittadini sono costretti a non usare una parte di strada e vedere un grande terreno e un importante edificio in uno stato di abbandono ingiustificabile.
Le precedenti puntate di Città in rovina:
- la Casa del Passeggero
- la rimessa Atac di pzza Adis Abeba
- l’ex ospedale San Giacomo
- il Palazzo sull’Arco di Giano