Domani si apre ufficialmente il Giubileo. A Roma è previsto un afflusso di 20/23 milioni di persone che faranno la gioia di albergatori e operatori del turismo. Eppure un albergo storico, posizionato in una delle zone centrali più belle della città fa mostra di un degrado incredibile.
Dalla facciata dell’Hotel Regency di via Romagna si staccano pezzi di intonaco; gli infissi arrugginiscono e l’ingresso è ricoperto di graffiti. Accanto alle porte a vetri dalle quali una volta passavano clienti a quattro stelle, oggi si vedono deiezioni umane di barboni e sbandati. Insomma ancora un caso di un bene immobiliare lasciato in rovina senza un giustificato motivo.
Questa volta però non possiamo prendercela con lo stato italiano o un altra istituzione pubblica del nostro paese, perchè la proprietà è dello stato greco. L’albergo fu chiuso nel 2007 a seguito di un blitz delle forze dell’ordine che al mattino alle 7 si presentarono con un mandato di sfratto e cacciarono i gestori e oltre 30 clienti che erano nelle stanze. Un lungo contenzioso giudiziario, iniziato nel 1999, si era concluso in modo traumatico. La società che gestiva l’hotel infatti, la Citorio srl, si era opposta con tutti i mezzi allo sfratto impostole dal ministero degli esteri greco. I gestori pagavano un affitto molto contenuto rispetto al valore dell’immobile ma neanche l’offerta di un canone maggiore riuscì a convincere i greci a portare avanti il rapporto. Nel timore che scoppiasse un caso diplomatico, il Tribunale di Roma concesse lo sfratto esecutivo e così l’hotel chiuse nell’arco di poche ore e i 15 dipendenti rimasero senza lavoro.
Nel 2008, però, scoppia il caso Grecia. Il paese ellenico sprofonda nella crisi che tutti conosciamo e ogni risorsa economica viene rimandata in patria per cercare di far fronte al debito gigantesco accumulato. Il progetto di spostare al Regency gli uffici del consolato resta inattuato. E così l’immobile viene di fatto abbandonato, precipitando in una rovina quasi irrecuperabile.
Il Regency è stato, inoltre, protagonista di un episodio curioso. Nel 2013 e nel 2014, su Tripadvisor apparvero recensioni di presunti viaggiatori che raccontavano la loro esperienza nell’albergo romano. Un fatto che provocò l’ira di Federalberghi che colse l’occasione per dimostrare quanto a volte il sito americano sia inattendibile.
Fatto sta che sebbene il Campidoglio non possa fare nulla per obbligare la proprietà ad usare l’immobile, dovrebbe imporre quanto meno una manutenzione ordinaria degli esterni. Come più volte abbiamo ripetuto in questa rubrica, nella gran parte delle nazioni europee vige la regola che gli esterni degli edifici vanno mantenuti proprio per garantire quel minimo decoro della città. Solo in Italia non vi è ancora una norma di questo tipo, che si impone tanto più in questi anni di crisi, quando l’abbandono degli immobili è diventato purtroppo un problema molto comune.