Come non fossimo nel 2020, con tutto quello che vuol dire in termini di consapevolezza dell’importanza della sicurezza stradale e di tecnologie disponibili per implementarla; come Roma non fosse la capitale europea che da anni svetta su tutte le classifiche dei morti e feriti sulle strade, utenti deboli in primis; come non ci fosse una Consulta per la sicurezza stradale che da anni si sgola, inascoltata, affinché si cominci a fare sul serio per fermare la strage in corso da anni.
Come nulla fosse insomma, ariecco il sindaco Raggi che sbandiera l’ennesimo intervento di manutenzione stradale come fosse un piccolo capolavoro mentre trattasi del solito compitino insulso e malfatto.
Questo il tenore del post del sindaco:
“Più #StradeNuove significa maggiore sicurezza per i cittadini, sia per auto e scooter che si spostano tra i vari quartieri di Roma, sia per coloro che attraversano sulle strisce pedonali. Il programma di manutenzione delle strade oggi ci porta a via di Boccea, nel quadrante nord-ovest della città.
L’intervento portato a termine in questi giorni ha permesso il rifacimento dell’asfalto, la pulizia di tombini e caditoie con l’obiettivo di prevenire gli allegamenti durante le intense piogge, il restyling della segnaletica stradale.”
Vediamo qualche immagine allegata al post:
Le immagini sono un po’ sgranate (ovviamente non possiamo recarci in loco per farne di migliori) ma si dovrebbe capire che quello che la Raggi aulicamente (si fa per dire) chiama “restyling della segnaletica stradale” altro non è che la solita riverniciata con materiali che dureranno poco ma che, soprattutto, non garantiscono alcuna sicurezza per gli utenti deboli della strada.
Come si può infatti immaginare che attraversamenti pedonali come quelli mostrati dalle immagini possano garantire una qualsiasi sicurezza per le persone?
La verità è che ormai è appurato che questo tipo di attraversamenti sono delle vere e proprie trappole per i pedoni, che infatti vi muoiono investiti con frequenza preoccupante, da anni. E per dimostrarlo possiamo mostrare un attraversamento simile, localizzato in via Casilina, dove a dicembre 2019 fu investito a morte un 84enne:
“… maggiore sicurezza … per coloro che attraversano sulle strisce pedonali” scrive il sindaco, ma la domanda è: vuole prenderci tutti in giro, conoscendo lei la pochezza ed inutilità di quegli interventi, oppure veramente pensa che quel genere di attraversamenti, soprattutto su tratti di strada a veloce scorrimento, rappresentino una qualsiasi sicurezza per i pedoni?
A noi rimane il dubbio che la Raggi pensi di poterli prendere in giro i romani, ma nel caso si trattasse semplicemente della sua ignoranza su cosa occorra per realizzare attraversamenti pedonali moderni e sicuri, le consigliamo di farsi un giro in Municipio VII dove anche su strade a scorrimento lento da tempo stanno realizzando cose come queste:
Se va da quelle parti il sindaco Raggi potrebbe farsi spiegare dalla presidente Lozzi e dal suo assessore Vivace cos’è la sicurezza stradale nel 2020. E anzi non sarebbe una cattiva idea mandare finalmente a casa, o in qualche bella carica nazionale stile Simioni, l’assessore Meleo e metterci direttamente Salvatore Vivace a dirigere il programma #StradeNuove, che così lo sarebbero veramente.
Dell’assurdità di una città, capitale di un grande paese europeo, dove i pedoni continuano a morire attraversando la strada sulle strisce pedonali abbiamo parlato agli inizi di aprile, in occasione dell’ennesima tragedia stradale avvenuta, a ulteriore assurdità, quando siamo tutti chiusi in casa.
Purtroppo con un’amministrazione così, guidata da un sindaco che magnifica delle trappole mortali appena realizzate, di morti sulle strade siamo condannati a contarne ancora chissà quanti.