Questo è il messaggio che abbiamo letto sul sito web dell’Agenzia della Mobilità “muoversiaroma.it”:
In quale altra capitale del mondo occidentale, ma probabilmente anche del terzo mondo, in caso di veicolo che ostruisce il passaggio dei mezzi pubblici si deviano le linee anziché rimuovere immediatamente il veicolo stesso?
Pur comprendendo che ci volesse del tempo per la nuova amministrazione per ripristinare un decente servizio di rimozione dei veicoli in sosta d’intralcio, come non considerare di “somma urgenza” assicurare che almeno per i mezzi pubblici vi sia un congruo numero di carri attrezzi di pronto intervento?
Ha voglia la nuova (neanche più tanto poi) amministrazione a chiedere pazienza per vedere i risultati del nuovo corso. Sappiamo tutti che per rimettere in piedi Roma occorreranno anni di lavoro, ma se parallelamente alla predisposizione di interventi di medio e lungo periodo non si riesce ad intervenire sulle urgenze del momento, quando i piani saranno pronti non ci sarà più una città o dei cittadini da salvare.
Dell’inconsistenza, si direbbe anzi inesistenza, dell’assessore Meleo abbiamo già scritto a fine dicembre, con la persona che recentemente ha dato notizia di sé solo per inaugurare la prima (e già fallimentare) corsia preferenziale dell’era Raggi e per rendersi ridicola annunciando la gratuità dei mezzi pubblici per i reduci della Shoah.
Come già detto, a nostro avviso l’assessore Meleo ha già abbondantemente dimostrato di non essere in grado di governare una situazione disastrosa come quella romana, con l’assurdo che è lei che sta ricevendo un servizio dalla città (il suo curriculum potrà infatti beneficiare della posizione che immeritatamente sta occupando) anziché il contrario.
In attesa che qualcuno nell’attuale maggioranza prenda atto di questa cosa, o che addirittura tutto il governo cittadino vada a casa per gli sviluppi delle indagini sul Sindaco, consiglieremmo all’assessore di applicarsi su qualche questione limitata ma di sicuro impatto, a partire dal trovare il modo di predisporre una dozzina di carri attrezzi per rimuovere tempestivamente i veicoli che intralcino il trasporto pubblico. Poi si potrebbe intervenire sul rendere finalmente sicure le strisce pedonali a Roma, e magari cominciare a combattere la sosta selvaggia a partire dai fenomeni più odiosi (strisce pedonali, scivoli per disabili, aree pedonali). Sembrerebbero interventi di poco conto ma chiunque vi si cimentasse lascierebbe un segno nel disastrato panorama cittadino.
All’assessore Meleo decidere se vuol continuare a recitare la parte dell’inutile comprimaria o se può dare un qualche senso al ruolo che incredibilmente le hanno assegnato.
P.s.: se qualcuno dovesse trovare dell’eccessiva acrimonia nel testo nei confronti dell’assessore Meleo, si considerino i danni che ogni giorno decine di migliaia di cittadini romani e non sono costretti a subire per la totale assenza di una qualsiasi strategia e tattica nella mobilità romana. È una responsabilità enorme in capo a chi occupa quel ruolo ma rimanendovi si accetta di accollarsela.
Se poi l’assessore volesse farci sapere come passa il tempo ed a quali progetti sta lavorando saremmo ben lieti di darle tutto lo spazio possibile.