Lo ha fatto correttamente notare Roma Pulita in un post su Facebook: il quotidiano che più ha sbraitato contro Marino, Repubblica, ha titolato che domenica in piazza del Campidoglio c’erano “centinaia” di persone, quando è evidente che fossero migliaia, come lo stesso giornale riportava nell’articolo interno. E’ un segno di paura da parte chi era convinto che il Sindaco si fosse ormai tolto di mezzo e invece sembra prendere più vita ogni giorno che passa. La manifestazione in suo sostegno gli ha ridato linfa e il suo “non vi deluderò” suona più come una minaccia ai suoi (ex) amici Pd, piuttosto che alla folla.
La campagna mediatica scatenata contro Marino è sembrata eccessiva perfino ai suoi detrattori più accaniti che hanno cominciato a sentire puzza di bruciato. E così, come spesso accade, i giornali hanno ottenuto l’effetto contrario di quello che volevano: hanno reso simpatico a molti un Sindaco che era detestato da quasi tutti. Orfini è in imbarazzo e non sa come uscirne, Renzi pensa a rimandare le elezioni alle calende greche e lui, Ignazio il marziano, si prende una piccola rivincita. Il tutto passa, come al solito, sopra la testa dei cittadini che assistono ad una resa dei conti tutta politica tifando per questo o quello. Ma di Roma non si occupa più nessuno.
Il problema vero, infatti, è che se già eravamo in ritardo per apparecchiare un Giubileo quanto meno dignitoso, adesso siamo proprio fuori tempo massimo. Non si parla più dei problemi della città né di come risolverli. Non si affrontano i veri motivi che hanno portato a questa crisi. Non sono stati gli scontrini e il vino da 55 euro, ma da una parte la frattura tra Marino e i potentati di Roma e dall’altra la superficiale approssimazione del Sindaco.
Sono due infatti i veri motivi per cui oggi ci troviamo a questo punto: Marino stava sulle scatole a chi ha sempre fatto il comodo proprio (costruttori, bancarellari, cartellonari, gestori dei rifiuti). Ma lui non ha gli strumenti intellettuali per capire la portata della rivoluzione che involontariamente aveva innescato. Un pò come il Peter Sellers di Oltre il Giardino, oggi viene innalzato a genio ma le sue capacità politicamente limitate si sono mostrate in diverse occasioni. In primo luogo quando non ha voluto ascoltare le richieste di quei cittadini onesti che gli chiedevano una vera rivoluzione dal basso nella mobilità, nel decoro della città. In secondo luogo in una comunicazione sciatta e ripetitiva.
Ieri la riunione dei consiglieri Pd ha confermato la linea del Nazareno: tutti e 19 i consiglieri dem hanno confermato che scaricano il Sindaco, anche quelli che in un primo tempo sembravano sostenerlo. Ma da soli non hanno i numeri per mandarlo a casa.
Adesso per chi e cosa tifare? Per la permanenza di un Sindaco inadeguato e ormai bruciato o per la sua oscena maggioranza collusa con i poteri forti e le lobbies d’accatto? La soluzione sta in un dibattito trasparente in assemblea capitolina durante il quale ciascuno possa spiegare con chiarezza le motivazioni del proprio gesto. Da ogni consigliere che voterà la sfiducia dovremmo ascoltare le reali motivazioni di questa sfiducia. Dovremmo fare l’appello trasparente di chi lo sostiene e di chi lo boccia. Spiattellare alla città in un dibattito pubblico perchè Marino non poteva restare, ma anche perchè il Pd ha avuto questo atteggiamento schizoide. Chiudere la crisi nelle stanze del palazzo non fa bene alla democrazia. Ma non fa bene neanche trascinare a lungo questo stillicidio. Perchè il tempo perso è stato tanto e ora occorre una risposta rapida alla città. Entro questa settimana si convochi il consiglio comunale dove Marino chiederà la fiducia. Se non la otterrà si faccia da parte subito, senza ulteriori perdite di tempo. Se la dovesse ottenere elenchi i punti qualificanti di questo secondo anomalo mandato. Ma basta rinvii.
4 risposte
….mi pongo e vi pongo una domanda se i sostenitori di Marino sono così tanti perchè nei sondaggi un’eventuale lista Marino alle elezioni comunali raccoglierebbe solo il 4-5% ?
Probabilmente Lupin perché Marino oggi è sostenuto da chi odia Renzi. Non è un vero sostegno al lavoro di Marino ma un gesto contro il premier. E’ un regolamento di conti a sinistra. E la sinistra estrema non supera mai il 4/5%
Comunque a prescindere da queste valutazioni bisognerebbe sottolineare l’estremo infantilismo della nostra politica. Marino mi ricorda quei bambini che portano via il pallone al grido ” allora non gioca più nessuno”.
Concordo mr fixit: Marino ha appena ritirato le dimissioni continuando a comportarsi come un “ubriaco”, senza una strategia precisa né un percorso lineare, condannando la città a subire le conseguenze delle sue decisioni improvvise e spesso irragionevoli.
Personalmente spero che a questo punto vada al più presto in Consiglio Comunale a certificare la fine del suo mandato. E non c’è neanche più da far uscire allo scoperto il PD, che ormai i loro casini sono spiattellati davanti a tutti.
Ce ne fosse uno che abbia a cuore le sorti di questa disgraziata città …