Il 18 dicembre, nella prestigiosa sede della Camera dei Deputati, si è tenuta una conferenza stampa per sostenere l’intitolazione del Palazzo dei Congressi dell’EUR ad Alcide De Gasperi, nel 70º anniversario della sua scomparsa e sollecitare una risposta da parte delle istituzioni interessate, prima fra tutte quella del Dicastero dell’Economia.
L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), ha visto la partecipazione di personalità istituzionali e politiche di rilievo, tra cui Mariapia Garavaglia (Presidente ANPC), Silvia Costa (Vicepresidente Nazionale ANPC), Simona Bonafè (deputata PD), Lucio D’Ubaldo (Direttore de Il Domani d’Italia), i consiglieri comunali Yuri Trombetti e Francesco Carpano, con il coordinamento affidato a Giuseppe Sangiorgi, che ha intervallato gli interventi con piccole notazioni di grande attenzione al contesto storico e politico.
Un’iniziativa condivisa e urgente
Ricordiamo che la proposta di intitolare il Palazzo dei Congressi a De Gasperi è partita a settembre. Il luogo scelto per l’intitolazione è un simbolo di dialogo e confronto e rappresenta un omaggio ai valori che lo statista ha promosso durante tutta la sua carriera. Uno dei suoi lasciti poco ricordati, ma particolarmente significativi, ha fatto notare Sangiorgi, è stata la fondazione di un settimanale, che si chiamava non a caso la Discussione, che ancora oggi esiste online.
L’intitolazione ha già ottenuto un ampio consenso trasversale. La mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Roma, a cui è seguito il sostegno trasversale di numerosi parlamentari, tra cui Pierluigi Castagnetti e Mario Ciocchetti, che hanno convinto i promotori a scegliere la via più rapida dell’interpellanza diretta in Parlamento, per sollecitare una decisione del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Intanto la petizione popolare, di cui abbiamo dato conto su Diarioromano, viaggia verso le 15.000 firme, a testimonianza di un entusiasmo che supera le divisioni politiche. La si può ancora firmare sulla piattaforma di change.org, anche se il tempo stringe, come ha osservato Silvia Costa, ex parlamentare del Pd, democristiana, che ha ribadito quanto fosse significativo che “il Parlamento assumesse un ruolo centrale, in quanto rappresentanti degli italiani”, sottolineando però l’impulso dato da una libera raccolta di firme, promossa dall’Associazione dei partigiani cattolici con il lavoro, oltre al suo e della Garavaglia, degli altri membri come Luisa Ghidini Comotti e Gianfranco Noferi e l’adesione di tanti ex parlamentari, alcuni dei quali presenti in sala, come Angelo Sanza e Alberto Volponi.
Un luogo simbolico e un auspicio politico
Il Palazzo dei Congressi, pur essendo stato costruito da un architetto del ventennio, ha ricordato in apertura Maria Pia Garavaglia, fa parte di un nucleo di modernità che “è una delle prime cose belle, che ho amato molto quando ero vice sindaco: è una città nella città”. “All’interno dell’esagono dell’EUR per altro ci sono già largo Adenauer e largo Schuman”, ha segnalato uno dei promotori originari di questa petizione, Lucio d’Ubaldo, che da antico residente del quartiere ha ricordato come, a partire dal 1965, sia stato rinominato Quartiere Europa. Un’istanza simbolica che rafforza il perché sarebbe bene che in quel quadrante si onorasse anche Alcide De Gasperi, terzo pilastro di quel progetto visionario che fu la fondazione dell’Unione Europea. “L’impegno di Alcide De Gasperi nella costruzione europea è stato grandissimo”, ha ribadito nel suo intervento quasi in chiusura Pierluigi Castagnetti, rievocando la promozione della Comunità Europea di Difesa (CED) e quel suo subemendamento all’articolo 36 del trattato, che proponeva l’istituzione di una Assemblea Costituente per gli Stati Uniti d’Europa entro sei mesi dalla ratifica parlamentare: due mosse con cui De Gasperi indicò la via per un’Europa politica e federale. Si trattava di una proposta straordinariamente avanzata, che avrebbe garantito una sovranità condivisa e una difesa comune agli Stati europei. Se fosse stata accolta, oggi avremmo un’Europa più forte, capace di affrontare le sfide globali con maggiore coesione.
Le mozioni degli affetti
Tra le proposte emerse durante la conferenza, c’è stata anche quella di lanciare un appello alla Rai per riproporre il film-documentario De Gasperi, l’uomo della speranza, diretto da Liliana Cavani. La regista girò una delle scene più toccanti del film, quella delle esequie dello statista, nella stessa stanza dove De Gasperi morì. “Durante la scena delle esequie” ha ricordato Sangiorgi, “l’emozione era così forte che l’intera troupe si commosse, costringendo la regista a interrompere le riprese per permettere a tutti di riprendersi”. Un altro momento particolarmente emozionante è stato l’intervento di Ismaele Gatti, nipote di De Gasperi, che ha ricordato l’amore del nonno per Roma: “De Gasperi era profondamente legato a questa città, che scelse come sua seconda casa. Amava portare le figlie a esplorare i tesori storici di Roma, trasmettendo loro la passione per la bellezza e la cultura”.
In chiusura l’appello del Segretario Generale della Fondazione De Gasperi, Paolo Alli, che ha sottolineato come la memoria dello statista si stia affievolendo tra le giovani generazioni e come si debba lavorare affinché il nome di De Gasperi non venga dimenticato. Anche per questo intitolargli il Palazzo dei Congressi sarebbe un segnale forte e un giusto riconoscimento
Ora la palla passa alle istituzioni. Spetta al Ministro Giorgetti, come rappresentante principale dei soci di Eur S.p.A., e al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dare il via libera all’iniziativa. La speranza è che questa decisione possa arrivare in tempi brevi, così che il 2024 possa chiudersi con un atto che onori la memoria di uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea.
Per chi volesse ascoltare l’intera conferenza stampa, la registrazione è disponibile a questo link di Radio Radicale
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