Decoro: il Pd ha dimenticato il programma di Giachetti

Pd: Renzi proclamato segretario dall'assemblea
(foto Ansa)

 

 

“Dobbiamo lavorare ad un progetto per Roma: la situazione è davvero imbarazzante.”

Suonano beffarde le parole del neosegretario del Pd, Matteo Renzi che ieri dal palco dell’assemblea di Milano ha invitato i militanti a indossare magliette gialle e andare a pulire la capitale “una delle più sporche d’Italia”.

Per quelli che votarono Ignazio Marino. Per quelli che guardarono con interesse a Matteo Renzi. Per quelli che, pur provenendo da storie diverse, si sono ritrovati insieme nel “movimento antidegrado” (soggetto politico non trascurabile con qualcosa come 70 mila followers sui social e centinaia di attivisti, militanti e simpatizzanti). Coloro i quali hanno potuto constatare i progressi fatti dalla giunta Marino nel campo del decoro. Un’azione riformatrice a tutto tondo, caratterizzata da una serie di iniziative di rottura, come l’approvazione del Piano Regolatore dei Cartelloni Pubblicitari (votato e poi dimenticato dal Movimento 5 stelle), l’allontanamento dei camion bar dal centro storico, la mappatura del commercio ambulante (insabbiata dalla neo-sindaca Raggi al grido di “No Bolkestein”), una timida ma promettente inversione di tendenza nell’approccio ai writers vandali (una piaga di proporzioni immani, basti guardare i muri imbrattati ovunque).

Cavalcaferrovia Magliana 7

 

I cittadini, vagamente progressisti o moderati, che apprezzano la bellezza e il decoro urbano decisero, a torto o a ragione, di sostenere l’ex sindaco Marino. Nondimeno molti di loro hanno accolto con entusiasmo il progetto di rinnovamento delle pratiche politiche e della classe dirigente promosso da Renzi. Il resto è storia recente: le gaffes di Marino e l’ingiustificata campagna di diffamazione nei suoi confronti condotta con metodi poco trasparenti, senza motivazioni concrete e dettagliate, comunque mai chiarite e spiegate ai cittadini nella sede deputata al confronto: il consiglio comunale. Così, il Pd già indebolito dalla vicenda Mafia capitale, ha finito per dilapidare il consenso enorme che aveva accumulato, consegnando la città al M5S di Virginia Raggi.

Cos’è rimasto del Pd romano? A quanto pare la propensione al mantenimento dello status quo. All’indomani della netta affermazione di Matteo Renzi, tornano di stretta attualità le nostre riflessioni sui propositi del Pd: quale l’idea, il progetto, la visione alternativa di Roma?

E soprattutto, concentrandoci sui nostri temi:

Quali proposte per migliorare il decoro urbano?

Auspichiamo che su questo tema si apra una discussione in vista del congresso cittadino del Pd, quando si definiranno le linee programmatiche dei candidati alla segreteria romana.

Giachetti
Roberto Giachetti

 

Il nostro modesto parere è che il Pd un programma ce l’ha già.  Ed è quello di Roberto Giachetti, ex candidato Pd alle scorse comunali nonché fedelissimo di Renzi.

Per chi non lo sapesse o non l’avesse mai letto, vi basti di sapere che il programma di Giachetti è una specie di libro dei sogni per la community antidegrado. Riportiamo qui di seguito un estratto del suo programma:

 

– Completeremo la riforma degli impianti pubblicitari avviata con il PRIP e faremo la prima gara per gli spazi, che comprenderà lotti grazie ai quali la città avrà in cambio i servizi di bike sharing e di arredo urbano.

– Scritte e graffiti che imbrattano, volantini e autopromozioni irregolari. Sono tutti elementi che deturpano la città. Avvieremo un sistema rapido di rimozione e di sanzione dei responsabili, utilizzando in modo coordinato tutti gli strumenti, anche tecnologici e di coinvolgimento di cittadini e commercianti (ad esempio database delle tag) per risalire ai responsabili e per proteggere aree a rischio come le stazioni della Metropolitana e i depositi.

– I tetti di Roma sono tempestati da migliaia di antenne e parabole, e al tempo stesso gran parte degli edifici richiede interventi di manutenzione e di efficientamento energetico. Per agevolare le manutenzioni e la sostituzione delle vecchie antenne con quelle centralizzate, interverremo sulla delibera “Tetti puliti” (approvata ed operativa, recante “Indirizzi per il rifacimento delle facciate e delle parti esterne degli edifici di proprietà pubblica e privata ai fini del recupero e della riqualificazione urbana”)

 

E tante altre belle cose. Niente male, vero? Non resta che scommettere su questi temi, facendoli diventare delle priorità. Ma il Pd di marca renziana, che esprime la maggioranza del partito, ci crede veramente?

Permetteteci di dubitare: l’esperienza insegna che gli esponenti dem vicini a Matteo Renzi, si sono mostrati poco attenti alle problematiche del decoro. Per fare qualche esempio, il consigliere Orlando Corsetti fece di tutto per rallentare la riforma dei cartelloni e per rinviare gli aumenti delle tariffe per i camion bar, quando era a capo della commissione commercio.

Ricordiamo che l’attuale capogruppo capitolino del Pd Michela De Biase, si mostrò un po’ troppo sensibile alle istanze delle ditte pubblicitarie che volevano affossare il Piano Regolatore dei cartelloni del suo stesso partito!

E come dimenticare l’improvvida uscita di Michele Anzaldi – responsabile comunicazione della mozione Renzi – che se la prese con Marta Leonori, assessore della giunta Marino, colpevole secondo lui di non fare nulla contro gli ambulanti invadenti. Vaglielo a spiegare che Leonori è unanimemente considerata l’avversario numero uno delle posizioni più radicali e oltranziste dei bancarellari che le manifestarono contro. Pazzesco scivolone quello di Anzaldi….

 

Ma scordiamoci del passato e guardiamo al futuro: quali saranno gli orientamenti STRATEGICI che guideranno le proposte del Pd romano? Ci sarà spazio per una riforma vera del commercio su strada, proposta da Giachetti?

 

programma giachetti bancarelle

 

 

 

Il Pd si impegna a sostenere le proposte sul decoro contenute nel programma di Roberto Giachetti?

 

programma giachetti decoro

 

Riformare settori cruciali come la cartellonistica e l’ambulantato, investire sulle potenzialità estetiche del territorio, cominciando dai quartieri intermedi e periferici,contrastare i fenomeni di vandalismo e danneggiamento che offendono la nostra città, diverranno le proposte qualificanti dell’opposizione del Pd?

 

Se lo chiedono comitati, associazioni e gruppi di cittadini che si raccolgono attorno ai blog antidegrado. Quegli stessi blog che un anno fa organizzarono il primo dibattito tra i candidati sindaco e che, visto l’immobilismo del M5S, si aspettano una proposta seria dall’opposizione.

 

 

 

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