Decoro: la Raggi risponde a Sorrentino ma avrà colto l’appello del regista?

Eravamo sicuri che la sindaca Raggi avrebbe risposto immediatamente all’intervista-appello di Paolo Sorrentino, regista de “La grande bellezza”, eletto a poeta-cantore della nuova Dolce Vita, ironico e arguto narratore di una Roma bella e decadente.

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Una denuncia dura e precisa, seria e argomentata. Troppo pacata per essere bollata come faziosa e preconcetta nei confronti del Movimento 5 stelle. Difficile da derubricare ad ennesimo sfogo radical chic, al solito lamento qualunquista di attori e cantanti in cerca di facili consensi.

Altro che chiacchiere e banalità scontate su buche e rifiuti. Insieme a Carlo Verdone – l’unico a denunciare lo scempio dei graffiti– e Sergio Castellitto che disse giustamente che i romani nel degrado “ci marciano”, Sorrentino fa un’analisi lucida e puntuale, esprimendo giudizi acuti e osservazioni brillanti, delineando un quadro delle contraddizioni della giunta Raggi sul quale essenzialmente concordiamo.

Dal momento che l’intervista non è reperibile online, ne riassumiamo alcuni passi salienti.

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(sottolineature e maiuscole nostre)

“E’ una critica alla sindaca Raggi e al M5S?” domanda Simone Canettieri, risponde Sorrentino:

“No, non mi va di fare alcuna polemica, la mia non è una protesta, voglio essere costruttivo. Anzi invito la sindaca qui, in questo quartiere, le potrei fare da Cicerone. I nuovi amministratori, che vengono dal basso, dovrebbero ascoltare i cittadini, le associazioni, chi ha progetti per Roma

“Diceva dell’Esquilino? Qual’è il problema?”

“E’ la mancanza di un vero tessuto commerciale, che non sia solo distribuzione all’ingrosso, a favorire le condizioni di degrado. C’è un problema di manutenzione ordinaria, non parlo nemmeno di progetti, e questo favorisce il fatto che allignino tutte le forme di degrado possibile: dallo spaccio alla sporcizia alla ricettazione E ANCHE DOVE NON CI SONO CRIMINI C’E’ IL MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE” […]

Penso che Veltroni, invece, fece una cosa strepitosa mandando via il mercato dalla piazza” (riportato da Alemanno sotto i portici invasi dalle bancarelle INVADENTI E AUTORIZZATE, che nessun partito vuole togliere, Nota di Diarioromano)

“Serve ancora più forza nei controlli?”

“Certo in alcune zone, come quella dove abito, manca un presidio di sicurezza. CHE INVECE DEVE ESSERE OPPRIMENTE”

“Sicurezza opprimente, addirittura?”

“Sì, deve essere serrato nei confronti dell’illegalità, non basta piazzare due macchine della polizia in piazza”

“Quindi ci salveranno le sirene più che la bellezza?”

“No, le cose vanno ovviamente di pari passo, IL BELLO AIUTA AD AUMENTARE LA PERCEZIONE DI SICUREZZA”

“Al di là dei post su Facebook o TW, c’è dialogo tra il Campidoglio e i cittadini reali?”

“Almeno l’amministrazione precedente ascoltava, ricevevano, ora mi sembra di no: vista la storia del movimento Cinque Stelle, che nasce dalla condivisione dal basso, questo atteggiamento sembra paradossale.”

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E’ precisamente quello che sosteniamo noi, l’incongruenza dell’approccio diffidente della Raggi  verso le associazioni antidegrado. Possiamo riportare come testimonianza gli incontri e i colloqui avuti con gli ex-sindaci Alemanno e Marino. Quest’ultimo addirittura ci convocò per raccogliere osservazioni e proposte dell’associazione Bastacartelloni. Idee, spunti e visioni che finirono nel programma elettorale del PD.

Abbiamo provato in tutti modi a contattare la sindaca Raggi, per proporgli le nostre idee. SENZA RICEVERE NESSUNA RISPOSTA.

Ma si poteva non rispondere a Sorrentino?

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Ecco la risposta di Virginia Raggi: “Ho letto con molto interesse l’intervista di Sorrentino a Il Messaggero, lo chiamerò e lo ascolterò e vorrò fargli capire che la città sta cambiando. Ci fa piacere aprire un dibattito e un confronto costruttivo. Il suo linguaggio non è differente dal nostro, anzi ci sono più punti di contatto di quanto non sembri”.

Saremo limitati e ottusi noi che non riusciamo a scorgerli, questi punti di contatto?

Una frase del genere, in cui si associa la bellezza dei luoghi, alla percezione di sicurezza dei cittadini, non gliela abbiamo ancora sentita pronunciare.

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Visioni e narrazioni tipiche dei blog antidegrado, che associano da sempre la cura e l’abbellimento degli spazi comuni, alla percezione di sicurezza dei cittadini, alla fiducia nelle istituzioni, al rispetto delle regole di convivenza civile.

Ma l’impressione è che abbiamo visioni antitetiche rispetto a quelle del MoVimento 5 Stelle romano, che sembra ignorare o disprezzare le nostre idee su alcuni argomenti (vedi contrasto ai vandali writers) concentrandosi sulla difesa degli interessi di chi quel degrado estetico e socio-economico contribuisce a peggiorare (ras degli ambulanti regolari e ditte di cartelloni), ma speriamo francamente di sbagliarci.

Vedremo quali saranno gli sviluppi, nel frattempo – a proposito di cinema, degrado e di Paolo Sorrentino – guardate in che condizioni si trovano i luoghi della Grande Bellezza. ottima valorizzazione turistico/culturale, nevvero?

 

 

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