“Giornalisti assassini”, “Non comprerò mai più Corriere e Repubblica”, “E’ stata la Regione Lombardia”, “Anzi è stato Casalino”.
Sui social e nelle trasmissioni tv è stata una lunga caccia a chi fosse il responsabile della fuga di notizie di sabato sera sul decreto che ha reso zona rossa la Lombardia e altre 14 province del nord. La tesi è la seguente: aver fatto trapelare i contenuti del decreto ha provocato la fuga di migliaia di persone verso Sud. Di conseguenza, costoro avrebbero diffuso il contagio in aree che altrimenti non sarebbero state toccate.
Lungi da noi voler difendere la corporazione dei giornalisti, i giornaloni o tanto meno il portavoce della Presidenza del Consiglio, Rocco Casalino, additato come responsabile. Ma tutta questa storia è una grande stupidata. Quelle persone sarebbero partite lo stesso, l’indomani, subito dopo la pubblicazione ufficiale del decreto. Nessuno li avrebbe fermati neanche domenica perché non era previsto alcun posto di blocco, nessuno stop dei treni o dei pullman.
Volete la prova? Basta guardare a quello che è successo ieri a Roma, all’autostazione Tibus sulla Tiburtina o nei principali scali ferroviari. Il testo del decreto che ha trasformato tutta Italia in “zona chiusa” questa volta è rimasto ben nascosto fino all’ultimo. E’ stato annunciato dal premier Conte a reti unificate la sera di lunedì, intorno alle 21. E il martedì, per tutta la giornata, migliaia di persone sono partite verso altre regioni, infischiandosene bellamente delle autocertificazioni, dei divieti e dell’emergenza sanitaria.
Diarioromano ha trascorso alcune ore alla stazione Termini dove chiunque poteva salire su treni diretti a sud o a nord. Il Messaggero in edicola oggi, invece, racconta quanto ha registrato all’autostazione Tibus dove centinaia di studenti e pendolari sono partiti verso Campania, Calabria e Abruzzo senza che nessuno li controllasse.
“Sul piazzale – scrive il Messaggero – oltre alla vigilanza privata che, come spiega una dipendente, non è tenuta a svolgere questa mansione, non c’era l’ombra di un agente di polizia, carabiniere o vigile urbano”.
Insomma ci si è affidati al senso civico degli italiani che – come è noto – scarseggia e spesso è a senso unico, come dire che solo gli altri devono averlo, mai noi stessi. E’ vero che la misura #iorestoacasa sembra stata recepita dai romani, dato che la città ieri sera si presentava deserta, ma il provvedimento forse più rilevante, cioè il blocco degli spostamenti tra regioni, non ha funzionato.
Non vogliamo fare quelli controcorrente per partito preso ma è proprio in situazioni come questa che occorre usare la testa e non lasciarsi andare agli istinti, seguire le fake news, additare responsabilità che non ci sono. Chi continua a dire (e nella serata di ieri lo abbiamo sentito in tutti i talk show televisivi) che la fuga di notizie di sabato notte ha provocato la partenza di massa dal nord verso il sud, dice una stupidata. Quelle persone sarebbero partite lo stesso l’indomani, appresa la notizia! Scusate se lo ripetiamo avendolo già scritto poche righe più su ma occorre replicare più volte alle frasi sciocche.
Se davvero si fosse voluto bloccare ogni spostamento, sia la notte tra sabato e domenica sia ieri, si sarebbero dovute adottare misure drastiche sull’esempio cinese: fermare i treni, i pullman, gli aerei, predisporre posti di blocco sulle principali arterie stradali. Tutto questo contestualmente all’emanazione dei decreti. Il resto sono solo chiacchiere da bar.
Non ve la prendete con la brava Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera che per prima ha pubblicato l’indiscrezione della zona rossa. Ha fatto il suo dovere di giornalista. Perché se il re è nudo la colpa non è mai di chi l’ha detto.
2 risposte
Proprio ieri, in un servizio del TGRegionale del Veneto, la giornalista, nel servizio dalla stazione FS di Padova, raccontava di una coppia che, nonostante il divieto, si stava recando a Roma in vacanza “perché prenotata da tempo…”.
La scienza riuscirà a trovare un vaccino contro questo virus, ma dubito fortemente riuscirà a trovarlo contro la stupidità umana…
Secondo me trenitalia avrebbe dovuto sospendere il servizio appena trapelata la notizia e il governo avrebbe dovuto stabilire di non poter tornare nel proprio luogo di residenza se non dopo aver fatto un periodo di quarantena