Come vi avevamo anticipato lo scorso primo aprile, le associazioni cittadine che da anni lottano contro cartellone selvaggio si sono costituite davanti al Tar “ad adiuvandum” del Comune a difesa del Piano Regolatore della Pubblicità e delle modifiche al Regolamento.
Venerdì mattina, gli avvocati hanno depositato la memoria in cancelleria. Il giudice amministrativo, dunque, dovrà tenere conto delle osservazioni avanzate dalle associazioni nelle udienze che giudicheranno il merito dei ricorsi presentati dalle ditte. La prima udienza si terrà il 6 maggio e la seconda il 20.
Alcune ditte pubblicitarie hanno deciso di opporsi alla riforma varata lo scorso 30 luglio che finalmente ha dato a Roma il Piano Regolatore che attendeva da 20 anni e ha modificato di conseguenza il Regolamento sulle Affissioni. Sperano che il Tar dia loro ragione e dichiari illegittime alcune parti del Prip e del Regolamento. Vas (Verdi, Ambiente e Società), Bastacartelloni-Francesco Fiori e Cittadinanzattiva Lazio invece ritengono che i provvedimenti siano corretti e necessari e dunque si sono schierate accanto al Campidoglio esponendo una serie di motivazioni giuridiche. Le 3 associazioni che da anni lottano per una pubblicità esterna migliore, sono affiancate dall’IICA (Istituto per il Consumo e l’Ambiente) e dal CILD, il centro di iniziative per la legalità democratica che riunisce diversi avvocati amministrativisti che hanno preparato la memoria, assieme agli esperti delle associazioni.
Se il Tar, come ci auguriamo, riterrà infondate le ragioni proposte dalle ditte, durante l’estate si potranno indire i bandi di gara che riassegneranno l’intero parco impianti in modo da garantire maggior decoro e servizi per la città.
Le udienze al Tribunale Amministrativo sono pubbliche, a meno che il giudice non stabilisca il contrario per validi motivi. Per cui chi volesse partecipare potrà farlo, preferibilmente inviando una email alcuni giorni prima dell’udienza ad una delle associazioni.