Ieri mattina, viale Rossini. Una lunga coda di tram arriva fino a via Aldrovandi. Decine di vetture ferme, migliaia di passeggeri costretti a proseguire a piedi perché qualcuno ha lasciato una Toyota parcheggiata male all’angolo con via Guido D’Arezzo: la macchina sporge troppo e i tram non riescono a passare.
Giungono sul posto i vigili urbani che chiamano un carro attrezzi e un ispettore dell’Atac che attiva gli autobus sostitutivi. Ma entrambi arriveranno con grande ritardo. E’ la cronaca di una mattinata di caos ordinario in una città che ha perso tutte le regole e i servizi di un luogo civile. La fotocronaca e poi alcune riflessioni.
E qui di seguito il filmato del momento in cui l’auto viene portata via
E’ come un brutto film con tanti attori. Ciascuno recita male la propria parte. Nessuno fa il proprio dovere o è dotato del giusto senso civico.
L’AUTOMOBILISTA. Parcheggiare in quel modo è da stupidi, neanche da selvaggi. Era chiaro a chiunque che l’auto sporgesse troppo sui binari ma a Roma siamo così tanto abituati a fare il nostro comodo che non poniamo più la minima attenzione a quello che possiamo causare agli altri. Al danno che possiamo creare alla collettività. Questo automobilista adesso corre il rischio di vedersi rinviato a giudizio per “interruzione di pubblico servizio”. La Procura di Roma, infatti, sta avviando il procedimento nei confronti di chi blocca il trasporto pubblico per oltre mezz’ora. E in questo caso si parla di due ore e trenta minuti. Un tempo infinito in una capitale. La giusta pena sarebbe una condanna esemplare.
L’ATAC. L’azienda come sappiamo è una nave che imbarca acqua da tutte le parti. In un contesto normale gli autobus sostitutivi sarebbero dovuti arrivare in pochi minuti, il tempo di partire dal deposito di Portonaccio, non lontano, e di immettersi lungo la linea dei tram 3 e 19. La cronica carenza di mezzi ha invece rallentato molto l’entrata in servizio delle navette che hanno cominciato a circolare dopo oltre un’ora. I passeggeri sono stati costretti a proseguire a piedi sotto il sole, con ovvie conseguenze per anziani e disabili. Il diritto alla mobilità è messo seriamente in discussione.
IL CARRO ATTREZZI. Questo è lo scandalo peggiore. A Roma – occorre che tutti lo sappiano – non c’è un servizio di rimozione di auto in sosta di intralcio. La giunta Raggi in tre anni non è riuscita a fare un bando ed assegnarlo a qualcuno. Ci hanno provato per ben sette volte, senza risultato. Avevano pensato di affidarlo temporaneamente ad Atac ma l’azienda a malapena riesce a far uscire i bus, figurarsi i carri. Poi hanno scritto le gare in maniera del tutto sbagliata tanto che tra Tar e uffici comunali, sono state ritirate.
Insomma la capitale d’Italia, non ha un sistema di carri pronti ad intervenire in caso di bisogno. Ci si affida così ad operatori privati che non hanno obblighi di garantire la presenza sul territorio in tempi brevi. Se hanno un’altra chiamata, prima portano a termine il loro lavoro e poi danno seguito all’appello dei vigili urbani. In questo caso il carro attrezzi è arrivato alle 13.22, mentre il blocco era iniziato intorno alle 11.00. Un ritardo che va solo imputato alla giunta 5Stelle che rinvia in maniera imperdonabile l’assegnazione di un servizio utilissimo.
MUOVERSI A ROMA.IT. Il sito del Comune che informa anche attraverso i network radiofonici non ha dato la notizia di due importanti linee tramviarie bloccate dalle 11.00, fino alle 12.15 e sulle pagine web non si riesce più a trovare l’informazione (salvo ci stia sfuggendo) evidentemente cancellata perché tardiva.
Insomma un complesso di inefficienze e incapacità gestionali che fa tremare i polsi. La cosa più grave è che in quello stesso punto, negli ultimi mesi si erano già verificati due blocchi per auto in sosta selvaggia. E’ vero che errare è umano, ma perseverare ………………..!!!
2 risposte
ma almeno una denuncia per danni ed un’altra per interruzione di pubblico servizio, Atac sarà in grado di farla a questo incivile?
Non sarebbe il caso di dotare tram, autobus, filobus di rostri in modo da passare distruggendo la macchina dell’incivile?