Dopo l’esplosione alla Rustica, la paura dei residenti di via Gradoli

Alcuni giorni fa, a La Rustica, una esplosione ha ferito gravemente tre persone. La causa va ricercata in un accumulo di gas in un sottoscala adibito abusivamente ad abitazione. Si tratta dello stesso pericolo che gli abitanti di via Gradoli, sulla Cassia, denunciano da anni. Anche in questa strada, infatti, gli scantinati delle palazzine sono stati trasformati senza alcun permesso in appartamentini che per riscaldarsi e cucinare utilizzano bombole per il gas. Una situazione fuori norma che abbiamo mostrato anche noi in diversi articoli e che non riesce a trovare soluzioni concrete.

Il comitato ha deciso comunque di rimandare un appello, l’ennesimo, alle autorità cittadine. Così – si legge nel comunicato – nessuno potrà dire “non lo sapevo”.

B civico 96 intercapedine

 

H civico 65 vista grata dal 2 seminterrato

 

    NESSUNO POTRA’ DIRE NON LO SAPEVO

 

 

Con riferimento all’esplosione, causa fuga di gas, nella palazzina dormitorio alla Rustica, il Comitato ha segnalato per l’ennesima volta al Direttore Apicale del XV Municipio Francesca Romana Nicastro e al Presidente del medesimo Daniele Torquati il grave pericolo per la sicurezza che incombe sui residenti di via Gradoli proprio in merito alle violazioni sulle normative antincendio.

Solo la casualità e la buona sorte ha impedito per tre volte che la “stampa” titolasse sulla “tragedia annunciata” dopo episodi analoghi avvenuti in via Gradoli nel giugno 2015, presso il civico 96,  nel novembre e dicembre 2009 con esplosione e principio di incendio, rispettivamente ai civici 35 e 96.

A seguito di tali accadimenti il Comitato ha più volte  fatto presente all’Ufficio Tecnico del XV Municipio (già XX) e al vertice politico del medesimo il perdurante uso  delle bombole GPL

nei locali abusivamente ricavati e destinati ad uso abitativo presso i piani seminterrati e interrati, richiedendo l’emanazione di un provvedimento di diffida, come richiesto specificatamente dalla Polizia di Roma Capitale con nota prot. 31587 del 10 maggio 2010.

         Tutte le richieste formulate con lettere del 22/04/2011, del 13/06/2013, del 11/07/2013, del 24/10/2013, del 19/03/2014, del 01/08/2014, del 22/08/2014 e nel corso delle sedute della Commissione Urbanistica-Edilizia sono rimaste senza riscontro. Ricordiamo anche che analoga richiesta  era stata sollecitata con carattere di urgenza da alcuni condomini del civico 96 con nota del 15/02/2012.

          Abbiamo, pertanto, richiesto l’emanazione del suddetto provvedimento, unitamente a tutti gli altri di pertinenza della Direzione Tecnica del Municipio, anch’essi invano più volte reclamati.

Trattasi, questi ultimi, di atti dovuti e necessari per porre fine allo sfruttamento da parte del “mondo di sopra” (speculatori senza scrupoli) in danno del mondo di sotto” (popolo degli scantinati)    

         A buon intenditor poche parole.

 

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