Durante il Giubileo 64kg di rifiuti in più a testa. Roma è pronta?

Rifiuti cassonetti viale somalia

 

La produzione procapite di rifiuti in un anno è il dato sul quale ci si basa per studiare i sistemi di smaltimento. Nella media le città turistiche producono una quantità assai maggiore di rifiuti rispetto a quelle con scarso afflusso di visitatori. Le ragioni sono ovvie e risiedono soprattutto negli scarti prodotti da alberghi, ristoranti, attività ricettive in generale.

Qualche numero che rende facilmente l’idea: a Roma ogni abitante produce in media 600kg di rifiuti in un anno. A Firenze, città notevolmente più piccola, ben 627kg; Venezia, con un pugno di abitanti, 616kg. Una grande città poco turistica invece, sta su una media di 450/500 kg l’anno.

Roma è dunque già nella parte alta della forchetta e infatti lo smaltimento, come tutti sappiamo, è lento e poco efficiente. Dopo la sacrosanta chiusura di Malagrotta, una parte di questii rifiuti viene spedita in altre zone di Italia e di Europa dove si riesce a produrre energia attraverso impianti di trattamento. Un’altra parte (secondo Ama il 43%) viene riciclata. Il dato sul riciclaggio è poco attendibile, ma certamente segna una giusta inversione di tendenza.

La notizia interessante che deriva dall’ultimo rapporto Censis “Roma verso il Giubileo“, realizzato con Confcommercio, riguarda l’ulteriore incremento di rifiuti procapite che si registrerà dal prossimo mese di dicembre. Secondo i ricercatori Censis, saranno altri 64kg a testa l’anno, portando la capitale al vertice della quantità di rifiuti prodotti. E’ un pò come se tutta Rieti (48mila abitanti) scaricasse ogni giorno la propria immondizia a Roma.

Il dato deriva dall’aumento dei turisti previsti durante l’Anno Santo. Se fino al 2000 Roma registrava una media di 7 milioni di presenze l’anno, negli ultimi tre siamo saliti ad una media di 14 milioni. Nel 2016 il numero potrebbe arrivare a 22/25 milioni. Insomma un picco per il quale Ama e il sistema potrebbero risultare impreparati.

Conferimenti in strada (vietati) dei commercianti di via Condotti
Conferimenti in strada (vietati) dei commercianti di via Condotti

 

Vedremo nelle zone più centrali, vicino i ristoranti e i bar più frequentati cumuli di bottiglie, lattine e sacchi che l’azienda non riesce a smaltire? Ancora di più di quanti già non ne vediamo adesso?

Ama risponde con alcuni numeri: 300 spazzini in più sulle strade, un controllo satellitare sulle spazzatrici per dirigerle nelle aree più a rischio, 10 mila nuovi cestini. Probabilmente la reazione dell’Azienda si rivelerà insufficiente, considerato che il settore domestico produce circa il 60% dei rifiuti e quello commerciale il 40. Ma nelle aree del centro storico e del Vaticano, la percentuale si inverte, lasciando al ricettivo il record di produzione. E’ dunque il sistema in quelle zone che sarà messo a dura prova. E – come abbiamo analizzato in diversi articoli – è proprio quello che non riesce a reggere l’urto della quotidianità. Come farà ad affrontare punte di 80/90kg in più a testa?

La proposta dei vertici Ama, Fortini in testa, di raccogliere anche la domenica ha visto diversi oppositori (sindacati e non solo). A questo punto la parola sta a Tronca e alla sua squadra di viceprefetti. E’ una delle sfide che Renzi ha voluto affidare al commissario. Vedremo se saprà gestirla.

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