Per i romani non è certo stata una sorpresa: Roma è, tra le grandi città italiane, quella più trafficata. Questa volta a dirlo non sono gli inferociti automobilisti capitolini, ma i dati della TomTom, società olandese che produce e gestisce il più grande sistema di navigazione satellitare per automobili. Il traffic index, infatti, calcola il livello di congestione del traffico delle principali città del mondo con una popolazione superiore agli 800mila abitanti.
Strade bloccate, raccordo intasato, code interminabili,tutto questo adesso ha anche un’evidenza scientifica. Roma, con il 38% si colloca al tredicesimo posto nel mondo e al primo in Italia. Questo vuol dire che, fatto cento una condizione di traffico regolare, a Roma occorre il 38% di tempo in più per spostarsi da una parte all’altra. Segue Milano,con il 30%, che si trova al cinquantesimo posto nel ranking mondiale, Napoli (29%) al cinquantatreesimo posto e, infine, Torino (22%) al centoquattresimo posto. Come esposto nella figura 1, al primo posto nella scala mondiale Istanbul con il 58%, al contrario, chiude l’innovativa classifica Kansas City, al centoquarantaseesimo posto, con l’indice di congestione fermo all’11%.
Secondo i dati contenuti nel database della TomTom, i romani trascorrono ogni anno 93 ore imbottigliati nel traffico; praticamente 4 giorni l’anno prigionieri, nella perenne speranza che la situazioni migliori e che tornare a casa o raggiungere il proprio posto di lavoro non sia più un’impresa impossibile. Giorni da dimenticare, come nel caso del 19 dicembre scorso, il peggiore dell’anno, sempre secondo i dati raccolti dall’indagine. Inutile ricordare che si trattava dell’ultimo venerdì prima della chiusura natalizia delle attività commerciali. Gli automobilisti romani ancora se lo ricordano.
Tra le grandi città con più di 800mila abitanti segue Milano, anche se in questo caso il dato risente sicuramente degli innumerevoli cantieri aperti per Expo2015. Per i milanesi i momenti peggiori per mettersi in macchina sono il lunedì mattina e il venerdì sera con picchi di congestione del traffico rispettivamente del 71% e del 67%.
È interessante osservare che mentre Roma scalava la classifica delle città più congestione al mondo, il Tar del Lazio da una parte e il Consiglio comunale dall’altra, hanno pensato bene di dare un loro piccolo contributo al disastroso problema del traffico nella capitale. Nel primo caso, il Tribunale amministrativo ha bocciato gli aumenti per la sosta tariffata decisi dal Comune; nel secondo, l’Assemblea capitolina ha fatto mancare il numero legale nonostante fosse in discussione il Piano generale del traffico urbano.
Per Guido Improta, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti e ai Rapporti con l’Assemblea Capitolina la fotografia scattata dal TomTom Traffic Index, è “impietosa”. “Lo studio – prosegue Improta – certifica una situazione che per questa Amministrazione non è sorprendente e rispetto alla quale sono state pianificate da tempo risposte forti e decise. L’attuale Giunta, fin dal suo insediamento, ha approvato provvedimenti finalizzati a risolvere criticità storiche e a modificare l’approccio culturale rispetto ai comportamenti di mobilità. Tale strategia è contenuta nel Piano Generale del Traffico Urbano che finalmente domani inizierà il suo iter verso l’approvazione finale da parte dell’Assemblea Capitolina».
“Proponiamo una nuova visione di città – conclude l’assessore ai trasporti del Comune di Roma – più accogliente, più vivibile, in grado di soddisfare meglio le esigenze dei cittadini attraverso il potenziamento dei servizi, l’efficientamento del TPL, l’estensione delle ZTL, la revisione della sosta tariffata, la diffusione delle isole ambientali per la promozione della mobilità pedonale e ciclabile. Rivendichiamo l’adozione di misure che hanno riscosso grandissimo apprezzamento da parte dei cittadini, come l’introduzione del servizio di car-sharing a flusso libero e il potenziamento di quello a postazione fissa”.