Ed è così che il 9 febbraio, nel bel mezzo della crisi politico-amministrativa, siamo costretti ad assistere a un dibattito surreale, tra gli errori e le opacità della sindaca Virginia Raggi, le polizze di Romeo e le dimissioni (respinte “con riserva”) di Berdini, l’isterismo dei media, la frenesia dei social network, la controffensiva propagandistica di Grillo, lo scontro tra militanti e “disinformazione”.
Ebbene, nel bel mezzo del caos, ci si dimentica dei cittadini. E – sia detto senza retorica – delle condizioni della città. In parte ereditate dalla cattiva gestione del passato (Pd-Forza Italia-Fratelli d’Italia) e tuttavia, dovute anche alla linea di “immobilismo & restaurazione” della sindaca. I pregiudizi non c’entrano. Nessuna preclusione ideologica. Anzi al contrario avevamo riposto molte speranze nei 5stelle. Diarioromano, in maniera non dissimile da quanto fatto dagli altri blog e dal sentire comune e diffuso del “movimento antidegrado”, si era (parzialmente) schierato con i 5stelle. Sperando che avrebbero proseguito nell’azione intrapresa nell’ultimo mandato all’opposizione. Confermandone gli orientamenti e le scelte:
– PIANO REGOLATORE IMPIANTI PUBBLICITARI
– STOP ALL’ECCESSIVO NUMERO DI BANCARELLE REGOLARI
– RIORGANIZZAZIONE DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA
– ATTENZIONE AL DECORO URBANO (vedi “presidi municipali”)
Cos’ha fatto finora la giunta Raggi? Per farvi un’idea potete leggere il bilancio strapositivo, secondo Beppe Grillo. Notiamo solo che non parla mai di contrasto al degrado urbano e circoscrive il problema delle bancarelle agli abusivi, tesi preferita dal racket degli ambulanti regolari.
Ed infine, spaccia per buon risultato aver pulito gli ingressi della Metro, quando tutti sanno che 1, è stato fatto da poco per la prima volta (e ci aspettiamo adeguata manutenzione). E 2, che interventi episodici e occasionali di street art, hanno un retrogusto amaro se non si combatte prima il fenomeno parallelo dei graffiti vandalici. Che, per inciso, imbrattano tutti i vagoni della metropolitana (oltreché ogni muro).
Visto con gli occhi del militante antidegrado, il bilancio è ben peggiore.
Il resoconto dei primi 7 mesi di Virginia Raggi, a nostro giudizio
- L’infinita sequela di annunci e smentite sui nomi della giunta
- Disinteresse per il decoro urbano: nemmeno individuato un responsabile
- Prese di posizione a favore della lobby dei bancarellari
- Affossamento dir.Bolkestein indispensabile per la riforma delle bancarelle
- Gli inusitati attacchi al nostro sito del consigliere 5stelle Coia
- I pasticci sull’ex Fiera di Roma e le Torri dell’Eur
- Chiusura ideologica allo stadio della Roma
- Depotenziamento pedonalizzazione dei Fori Imperiali
- Assenza di un approccio chiaro ed univoco sui trasporti
Ma forse, la più grave mancanza, è il tradimento di uno dei pilastri del M5S :
IL DIALOGO DIRETTO E TRASPARENTE TRA I CITTADINI E L’AMMINISTRAZIONE.
Eccolo il paradosso della giunta 5S: non interagisce con i cittadini. Non risponde sui social. Usandoli come megafono di propaganda. E quel che è peggio, non risponde alle e-mail, alle lettere formali e ufficiali, alle richieste d’incontro, agli esposti-segnalazioni-denunce. SILENZIO TOTALE.
La proverbiale e acclarata mancanza di comunicazione con i cittadini, è l’aspetto più preoccupante. Se ne sono accorti anche gli elettori 5 stelle:
“Per gli attivisti è un momento di confusione, non c’è un dialogo sufficientemente proficuo con i portavoce, con tutti gli eletti rileviamo uno scollamento”,
E ancora: “speriamo in una maggiore sinergia fra portavoce e attivisti”
E i romani, ve li siete dimenticati? Nessuno pensa ai normali cittadini?
Aspettiamo di vedere il cambio di passo auspicato dalla sindaca Raggi. Ci attendiamo miglioramenti nella comunicazione, come annunciato dal capogruppo 5S Ferrara. Ma la città non è mai stata così trascurata e abbandonata: sosta selvaggia ovunque, cartelloni pubblicitari in aumento, muri imbrattati da scritte e graffiti, strade occupate militarmente da bancarelle autorizzate e mercatini regolari. In spregio alla bellezza e alla dignità estetica, alle regole e al decoro urbano. O forse, una città sommersa dalle auto e invasa dai graffiti, dai cartelloni regolari e dalle bancarelle autorizzate che intralciano il passaggio dei pedoni, forse questa è la Roma Capitale d’Italia che Virginia Raggi vuole promuovere? Così non va sindaca. Noi siamo pronti ad aiutarla. A condizione che riprenda il suo vecchio ragionamento:
“Roma è rimasta “ferma” per molti anni bisogna aprirci alle esperienze positive delle grandi capitali europee e, magari, utilizzo una parola brutta: dobbiamo copiare dagli altri”.
E recuperi le parole di Beppe Grillo:
“Dovete prendere come modello le città del Nord Europa, ma anche quelle americane”.
Basta col conservatorismo e consociativismo, sì alla bellezza e all’innovazione, alla legalità e al decoro.