L’ex sindaco Marino è stato prosciolto dalle accuse di falso, peculato e truffa. Buon per lui ma molto male per la stampa cittadina, perché ciò significa che l’incredibile campagna organizzata nell’autunno scorso contro Marino, in cui La Repubblica si distinse particolarmente, era basata sul nulla. Non che si avessero dubbi sul fatto che tutti quegli articoli contro Marino erano solo strumentali alla sua rimozione, ma ora il suo proscioglimento totale lo dimostra in maniera solare.
Anche il fatto che la stampa cittadina sia mediamente di qualità inaccettabile, così da essere corresponsabile del disatro romano, lo si sapeva già, ma a qualcuno potrà essere utile quest’ulteriore conferma.
Noi non abbiamo mai apprezzato particolarmente l’ex sindaco Marino, che si dimostrò sordo a tutte le nostre sollecitazioni, ma vista la situazione attuale a Roma, con in Campidoglio una compagine improvvisata ed ancora ferma al palo dopo oltre 100 giorni, l’amministrazione Marino si staglia come un gigante.
Ma se l’esperienza Marino è ormai archiviata, non lo sono coloro che portarono alla decadenza di quell’amministrazione, ossia i consiglieri comunali del PD che presentando le dimissioni in blocco dal notaio. Basti pensare che l’attuale capogruppo PD in Assemblea Capitolina è tale Michela Di Biase, uno dei firmatari dal notaio alla chetichella.
Così come per nulla archiviato è il regista di tutta l’operazione che portò alla rimozione di Marino, per di più senza che ne fosse data una spiegazione dettagliata ai cittadini nella sede istituzionale dell’Assemblea Capitolina, ossia Matteo Orfini, colui che incredibilmente, nonostante la colossale scoppola presa alle elezioni, ancora ricopre il ruolo di commissario straordinario del PD a Roma. Ebbene appena uscita la notizia dell’assoluzione di Marino, Matteo Orfini ha pensato di pubblicare un post di chiarimento su facebook:
“Ricordo a tutti che non chiedemmo le dimissioni di Marino per la vicenda scontrini. Fu Sel a farlo con una mozione poi ritirata alla quale – non a caso – non ci accodammo.
Anzi su questa vicenda in più di un’occasione abbiamo augurato a Marino di riuscire a dimostrare la sua estraneità.
Ne abbiamo chiesto le dimissioni – e questo abbiamo sempre detto – per la sua incapacità a risolvere i problemi di Roma. Incapacità alla quale ancora paghiamo un prezzo altissimo: quante volte in questi primi mesi di opposizione quando abbiamo segnalato dei problemi ci siamo sentiti rispondere con rabbia “la città è così ridotta anche per colpa vostra che quando l’avete amministrata non avete risolto niente”?
Quindi la notizia di oggi fa piacere sul piano personale ed è un bene per il buon nome della città.
Ma politicamente non cambia una virgola sulle ragioni che hanno motivato le scelte di allora.”
Non pensiamo occorrano commenti ma ci limitiamo a dire che se questa continua ad essere l’alternativa all’attuale governo cittadino, non c’è proprio da stare tranquilli.
P.s.: di una possibile alternativa dal fronte destro non se ne vede invece proprio traccia.
Una risposta
Orfini chi?