MERCATINO

 

Come anticipato nei giorni scorsi, l’amministrazione ha predisposto un paio di “toppe” per cercare di rendere il nuovo bando per la festa della Befana a piazza Navona meno impresentabile.

Si tratta del “Disciplinare sulla Qualità”, predisposto dall’assessorato alle Attività Produttive, riguardante la qualità della merce proposta in vendita, ed il “Protocollo d’Integrità” approvato nel gennaio di quest’anno dalla Giunta Capitolina. Noi pensiamo che parlare di “toppe” sia assolutamente appropriato, giacché la decisione di integrare il bando con questi documenti è solo di questi giorni; inoltre viene da chiedersi come sia possibile che elementi oggi giudicati così importanti siano del tutto sfuggiti nella stesura originaria del bando. Pecchiamo di cattiveria se pensiamo che allora questo bando tanto ben fatto poi non deve essere?

Il problema è che l’amministrazione continua a ritenere che un luogo come piazza Navona possa essere impegnato per i prossimi dieci anni (DIECI ANNI!) sulla base di regole messe insieme da un manipolo di “apprendisti stregoni” (e lo scriviamo bonariamente, assumendo che in gran parte vi sia una buona fede nei protagonisti di questa storia) per di più costretti da una normativa bislacca a privilegiare gli stessi operatori che negli ultimi decenni la festa della Befana l’hanno ammazzata.

Evitiamo di scendere nel merito dei due nuovi allegati al bando, volendo solo far notare la pratica impossibilità di controllare le innumerevoli, e spesso “lunari”, previsioni del “Disciplinare sulla Qualità”, stante che l’accoppiata vigili-ufficio commercio del Municipio ancora stenta a reprimere abusi ben più plateali.

La domanda vera a cui nessuno ha ancora risposto è: perché è stato predisposto questo nuovo bando se quest’anno ed il prossimo erano già coperti dal bando del 2014?

In altri termini, stante che non risulta che qualcuno si sia lamentato per la festa della Befana dello scorso anno, perché il Municipio ha sentito la necessità impellente di lavorare ad un nuovo bando della durata di dieci anni?

L’unica risposta sensata che abbiamo trovato a questa domanda non ci piace per niente, ci rifiutiamo di credere che sia quella giusta e la riportiamo qui solo per dare modo al Municipio di confutarla: il nuovo bando deriva solo dalla volontà di far rientrare in gioco coloro che lo scorso anno hanno deciso di boicottare la festa della Befana vincendo il bando ma non ritirando i titoli, ossia non allestendo i banchi a cui avevano diritto.

Noi ci rifiutiamo di credere che il Municipio si sia messo a disposizione di questa ristrettissima categoria di persone e speriamo sinceramente che qualcuno da quelle parti voglia confutare la nostra tesi fornendoci una versione accettabile della storia.

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