Letto della vigliacca aggressione avvenuta il 1 aprile scorso in un bar della Romanina, abbiamo avuto un moto di sdegno.
Come tantissimi, immaginiamo, ci siamo chiesti in che razza di città viviamo, dove due gaglioffi se la prendono con una donna, per di più disabile, e poi col gestore del bar reo solo di non aver reso loro gli onori che evidentemente pensano di meritare.
Una storia bruttissima, documentata da immagini dove la violenza di qualche ragazzotto esagitato e un po’ vigliacco fa il paio con l’indifferenza dei tanti avventori del bar, tutti molto presi a “fasse li cazzi loro“.
Onore al coraggio della ragazza, che ha provato a pretendere il giusto rispetto dal vigliacco di cui sopra, ed onore ai gestori del bar che, stando alle cronache, non hanno accettato il “consiglio” della famiglia dei ragazzotti di ritirare la denuncia ma hanno mantenuto il punto.
Scelta molto difficile la loro, che li espone a possibili nuove rappresaglie da parte di bande di delinquenti che in certe zone di Roma la fanno da padroni. Ma soprattutto una scelta che va sostenuta ed appoggiata, con la solidarietà e la vicinanza ai gestori del bar di quante più persone possibile.
Per questo, per una volta, possiamo rallegrarci e congratularci con il Sindaco per aver capito subito che bisognava andare personalmente a testimoniare vicinanza a chi non ha chinato la testa al prepotente di turno bensì si è comportato come chi vive in uno stato di diritto.
Ben fatto Sindaco Raggi, molto ben fatto!
Sarebbe bello che il gesto venisse ripetuto da quanti più rappresentanti istituzionali possibile, a partire dal Comandante Di Maggio, dalla presidente del Municipio, Monica Lozzi, dai suoi assessori, da tutti i consiglieri municipali ed anche da quelli comunali. È importante infatti che la solidarietà a chi con coraggio ha scelto di affidarsi alla legge ed alle istituzioni non sia il fatto di un giorno ma faccia sentire i protagonisti come parte di una comunità pronta a sostenerli nel tempo.
È così che si vince sui prepotenti, isolandoli e facendogli vedere che i “buoni” sono di più ed in fondo molto più forti di loro.
Peraltro proprio a Roma ne abbiamo uno ancora “fresco” di esempio di schiena dritta, nonostante le innumerevoli minacce indirizzate a lei ed alla sua famiglia. Parliamo di Federica Angeli, la cronista di Repubblica che da anni fa del vero giornalismo investigativo sulla malavita organizzata di Ostia, giocando un ruolo decisivo nelle inchieste che hanno portato a pesanti condanne per decine di esponenti delle famiglie mafiose di Ostia. Federica vive sotto scorta dal 2013 e non si è mai fatta intimorire dall’aggressività dei figuri oggetto delle sue inchieste.
È grazie a persone come lei se ogni tanto in questa disgraziata città, e disgraziato paese, i buoni ancora vincono ed i cattivi soccombono.
Ci vediamo al Roxy bar, allora.
Una risposta
Esatto. Un invito per tutti. Ci vediamo al Roxy Bar.