Faccio così: seguo le frasi. Le frasi spezzate. Le raccolgo e le riaggiusto. A qualcosa metto un bastoncino di legno. Intorno ad altre tengo stretto un fazzoletto. Si possono aggiustare le frasi. Me lo ripeto come un mantra “tutto si aggiusta, tutto si aggiusta”. Chi lo diceva? Non me lo ricordo. Lo diceva qualcuno più bravo di me, qualcuno che aggiustava le cose.
Tutto si può aggiustare. Un uomo al supermercato voleva comprare un pacco di zucchero. E la moglie lo ha redarguito. Ha detto: “No, ce l’abbiamo già”! E lui ha abbassato gli occhi. Infelice. Ho sentito che qualcosa dentro di lui si rompeva.
Ed io lo avrei voluto aggiustare. Avrei comprato decine di pacchi di zucchero. E a lei un paio di occhiali. Come fai a non vedere che si è rotto. Quando è successo? Basta un pacchetto di zucchero. E forse due tazzine nuove. A me le hanno regalate a Natale. E la mia vita è migliore. E se un giorno il gatto ne rompesse una, io direi “tutto si aggiusta, tutto si aggiusta”.