Gli ambulanti intorno al premier Conte fanno festa per essere fuori dalla Bolkestein

Non si dirà mai abbastanza male del provvedimento introdotto dal governo nella manovra finanziaria per escludere gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein. Si tratta, a ben vedere, di una esclusione definitiva e non di una proroga come era stato fatto in passato. In sostanza, mentre i balneari restano (teoricamente) assoggettati all’obbligo di mettere a gara la loro concessione, seppure tra 15 anni (!), gli ambulanti ne sono esentati per sempre. Questo vuol dire che chi ha una licenza per la vendita ad esempio su via Cola di Rienzo davanti al negozio di Tiffany, la terrà per tutta la vita e la potrà tramandare ai figli o vendere a caro prezzo.

 

Il regalo che il governo Lega-5Stelle ha voluto fare alla categoria è contrario alla normativa europea, la direttiva Bolkestein appunto, che prevede invece la messa a gara di tutte le attività che si svolgono su suolo pubblico. Il principio della direttiva sta nella limitatezza del suolo pubblico che non può essere appaltato ad un soggetto per sempre ma deve essere rimesso a gara ogni tot numero di anni per offrirlo a chi può garantire alla città i servizi migliori. Proprio perché quel suolo non è del singolo concessionario ma della città. Pubblico vuol dire di tutti, non di una sola persona.

La direttiva era stata recepita nel 2010 dall’Italia ma finora mai applicata per una serie di proroghe che via via i governi hanno concesso. Questa volta, però, si è superato il limite e non si è prevista una proroga ma una esenzione permanente. Le conseguenze sono ancora tutte da capire e probabilmente il nostro Paese si esporrà ad una procedura di infrazione con multe salate che dovremo pagare tutti per favorire pochi.
La scena che più fa riflettere la si può vedere nel video che segue. I leader degli ambulanti, tra i quali spicca in primo piano Dino Tredicine, aspettano il premier Conte che esce da una porta secondaria di Palazzo Chigi per ringraziarlo e festeggiare il risultato ottenuto. Già il fatto che sapessero da quale porta sarebbe uscito Conte fa ben comprendere il livello di “intimità” che queste persone hanno con lo staff del presidente del Consiglio. Ma guardate la scena e poi proseguiamo a commentarla.

 

Questo video gira tra i vari sostenitori 5Stelle come una conquista. In pratica si stanno vantando del fatto che i rappresentanti di una lobby, una delle più discusse, si faccia dei selfie col premier Conte per averla messa in quel posto a tutti gli altri italiani che avrebbero voluto entrare in quel mercato e che invece sarà loro precluso per sempre. Quando è una lobby a festeggiare occorre capire che tutti gli altri ne pagheranno le conseguenze.

Immaginiamo che oggi un giovane voglia intraprendere il mestiere di ristoratore ambulante, volendo offrire cibo di strada di qualità come avviene in altre città del mondo. Andrà al Comune di Roma e chiederà una licenza per operare in strada. Ma la risposta sarà negativa perché a Roma già operano 12 mila bancarelle e il settore è saturo. Nessuno può ottenere una nuova concessione. Questo giovane, allora, non potrà fare altro che rivolgersi a chi quella concessione già la possiede provando a trattare un prezzo ragionevole, alzando di molto il costo del suo investimento. Se prima doveva prevedere l’acquisto del camion e delle attrezzature, adesso dovrà aggiungerci anche l’acquisto della licenza. Se si dovesse sedere per esempio al tavolo della famiglia Tredicine che da sola detiene una fetta importante di tutte le concessioni romane, il prezzo lo stabiliranno i membri di questa famiglia e sarà certamente una cifra a 5 zeri. Il nostro giovane rinuncerà alla sua idea e il settore resterà bloccato, con i noti camion bar che vendono panini preconfezionati a costi elevatissimi.

La messa a gara serviva proprio a questo. Per permettere a chi è fuori di entrare e rinnovare il settore. Perché – ricordiamolo – di suolo pubblico stiamo parlando e non di proprietà di questa o quella famiglia. Questo discorso è talmente banale che in tutte le altre nazioni europee è stato applicato e la direttiva Bolkestein funziona in molti paesi. In Italia, invece, il vice premier di Maio arriva a fare dichiarazioni come questa. Cliccate qui sopra e ascoltate la follia delle sue affermazioni. “Multinazionali straniere che comprano la licenza dell’ambulante”!! Ma in quale paese vive di Maio? Anzi in quale continente, dato che in tutta Europa non risultano multinazionali che gestiscono le bancarelle. In realtà, fingendo di tutelare quelle persone che si sono fatte il selfie con Conte, Di Maio sta tarpando le ali a migliaia di giovani che non avranno mai la possibilità di portare in Italia la loro idea innovativa nel commercio ambulante.

A Roma, poi, la situazione è ancora più grave. “E’ un tema regolamentato dai Comuni, non è il far west”, dice Di Maio. E infatti a Roma il Comune 5Stelle ha emanato una delibera che consente a tutti gli ambulanti di mantenere la loro attuale posizione e di continuare ad essere la causa di un degrado come non si vede in nessun’altra parte d’occidente. Le foto che seguono, non sono il far west, sono molto peggio. Sono qualcosa che non si vede neanche a Mumbai.

La responsabilità di questo governo su un tema così delicato è enorme. Altri partiti di opposizione tra i quali Fratelli di Italia e Forza Italia hanno fatto a gara per intestarsi l’esclusione dalla Bolkestein degli ambulanti. Solo il Pd ha mantenuto (seppure con scarsa convinzione) il parere favorevole sulla direttiva europea. Ma quello che ha fatto l’esecutivo giallo-verde non era arrivato mai nessuno a farlo, neanche i governi Berlusconi. Giovani chef, importatori di prodotti di qualità, distributori di eccellenze italiane sappiano chi devono ringraziare per averli chiusi fuori dai mercati rionali, dal commercio su strada, dalle fiere natalizie. Resteremo per sempre con i prodotti Made in China e le mutande in poliestere appese agli ombrelloni. E’ la strada verso la decrescita felice.

 

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Una risposta

  1. “Questo discorso è talmente banale che in tutte le altre nazioni europee è stato applicato e la direttiva Bolkestein funziona in molti paesi. ”

    Allora per chiarirci, in nessun paese europeo la bolkestein è stata applicata al commercio ambulante ! Nessuno ! Nessuno !

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