È passato quasi un anno da quando dovevamo prendere atto di un drammatico fallimento della Polizia Locale e della stessa amministrazione comunale. Ci riferiamo alla storia dei cartelli gialli del servizio di facchinaggio, quello che risponde al numero 3274007407.
In estrema sintesi, dopo che a febbraio 2017 la Polizia Locale aveva emanato un comunicato stampa in cui informava di aver individuato e denunciato, dopo tre mesi di indagini, il responsabile dei famigerati cartelli gialli di “trasporto e facchinaggio”, a marzo dello stesso anno rilevavamo che gli stessi cartelli continuavano a venire affissi senza sosta.
Ebbene a distanza di circa un anno questi dannati cartelli invece di sparire si sono moltiplicati, trovandosi ormai in ogni zona della città. Qualche recente foto di seguito.
E la carrellata potrebbe continuare con centinaia di altri cartelli affissi un po’ ovunque.
Non sarà certo questo il problema principale di Roma, ma a nostro avviso esso rappresenta chiaramente quanto la città continui ad essere regolata non dalle norme vigenti bensì dall’illegalità e dalla prepotenza. Con l’aggravante, in questo caso, che l’amministrazione ha provato a reprimerlo questo insozzatore seriale, ma con l’unico risultato di moltiplicare le affissioni e diffonderle in tutta la città.
È una sconfitta cocente per l’amminisrazione, oltre ad una dimostrazione di debolezza spaventosa che non può che galvanizzare i già numerosi farabutti che infestano Roma.
A suo tempo il comunicato della Polizia Locale diceva che …
“L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 633, 635 e 639 del C.P. per “invasione di terreni ed edifici”, “danneggiamento” e “deturpamento e imbrattamento dei beni comuni”: il Giudice deciderà in proposito.”
Dobbiamo forse dedurre che il Giudice abbia deciso di non procedere né assicurando alle patrie galere lo zozzone né disattivando l’utenza telefonica? Non ci sarebbe da stupirsi, considerando alcuni recenti capolavori della magistratura, ma un’amministrazione minimamente responsabile non accetta inerme una sconfitta del genere, bensì moltiplica gli sorzi per reprimere il farabutto.
Un’amministrazione minimamente responsabile, appunto.
Non possiamo infine non mettere in relazione questa desolante storia con i mirabolanti 20 punti appena annunciati dal M5S come programma politico nazionale. Tutte cose fantastiche, per carità, ma come si fa a credere che cose così enormi possano essere realizzate dagli stessi che, ormai al governo di Roma da oltre 18 mesi, non riescono neanche a reprimere un attacchino da quattro soldi?
Una risposta
Mi chiedo spesso se Roma riuscirà mai ad essere una città normale. No, fino a quando saranno i partiti a gestirla. Roma dovrebbe essere governata da un commissario, non legato alle logiche del consenso, che faccia solo il bene di quella che non è solo una città ma la capitale di uno stato.