Del sit-in organizzato per oggi, alle 18 in piazza del Campidoglio, dalle “Associazioni per una città vivibile” abbiamo già parlato qualche giorno fa.
Stimolato probabilmente da quella protesta, il sindaco Gualtieri ha chiesto di incontrare gli organizzatori per avere un confronto sui temi sollevati dai cittadini. L’incontro si è svolto ieri sera in Campidoglio, presente una rappresentanza delle associazioni di cittadini e per l’amministrazione capitolina, oltre al sindaco, gli assessori al commercio, Monica Lucarelli, e all’ambiente, Sabrina Alfonsi, la presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, il capo di gabinetto del sindaco, Albino Ruperti, il direttore generale di AMA, Andrea Bossola.
Il sindaco ha aperto la discussione illustrando i piani dell’amministrazione per affrontare i vari aspetti del degrado lamentati dai cittadini.
Riguardo la presenza di rifiuti nelle zone più centrali, il sindaco ha parlato della prossima installazione di un centinaio di nuovi cestini, con aumento della frequenza di svuotamento e dell’intensificarsi dei controlli per sanzionare gli esercizi commerciali che espongono i bidoni dei rifiuti al di fuori degli orari previsti. Sono state anche individuate risorse aggiuntive in termini di addetti che garantiranno un maggior numero di interventi di pulizia.
Con riferimento a bici e monopattini che ingombrano in maniera esagerata le aree più centrali di Roma, il sindaco ha detto che l’amministrazione sta lavorando ad una nuova normativa che diminuirà il numero totale dei mezzi in sharing, incentivandone la diffusione anche al di fuori del centro cittadino. Nel frattempo si sta pensando di individuare in centro una serie di aree dove i mezzi dovranno essere obbligatoriamente lasciati. Con la Polizia Locale si sta anche studiando come eventualmente sanzionare i mezzi lasciati in sosta d’intralcio.
Sul tema delle OSP emergenziali che scadranno il 30 giugno p.v., il sindaco ha illustrato la ratio del provvedimento, approvato in giunta e ora all’esame dell’Assemblea Capitolina, con cui si intende regolare le OSP fino a novembre di quest’anno, momento in cui ci si aspetta sarà pronto il nuovo testo che governerà la materia in maniera definitiva. L’idea che ispira questo provvedimento ponte è la volontà di alleggerire la pressione in centro storico, continuando a concedere praticamente tutto nelle altre parti della città.
In sostanza il provvedimento prevede che i titolari di OSP COVID, ossia occupazione di suolo pubblico ottenuta grazie alla normativa emergenziale entrata in vigore a maggio 2020, debbano presentare una nuova domanda in municipio per ottenerne la proroga fino a fine ottobre. Per il solo territorio del Municipio I, la richiesta di proroga potrà essere presentata solo da coloro che prima non avevano alcuna OSP, mentre coloro che grazie alla normativa COVID avevano ottenuto degli ampliamenti di OSP esistenti, non potranno richiedere la proroga ed anzi dovranno smontare gli arredi dell’ampliamento.
Una volta approvata questa normativa, gli esercizi titolari di OSP COVID potranno presentare una richiesta di proroga asseverata da un tecnico, che quindi si impegnerà a certificare il rispetto di tutte le normative vigenti. Inoltre la planimetria dovrà essere affissa all’esterno del locale in modo da facilitare i controlli degli agenti di Polizia Locale. Sono anche previsti meccanismi facilitati per perseguire gli illeciti arrivando alla chiusura temporanea degli esercizi.
Riguardo i controlli, il sindaco ha detto che gli agenti della Polizia Locale del Primo Gruppo sono stati aumentati di circa venti unità e che si sta pensando di farli operare con criterio territoriale anziché di competenza, ossia che agli agenti verrà chiesto di controllare più cose invece che specializzarsi ognuno su una certa materia (commercio, viabilità, ecc.).
Infine sui problemi legati alla malamovida, Gualtieri ha ricordato le ordinanze di chiusura anticipata di alcune tipologie di locali e ha detto che si sta puntando ad una più stretta collaborazione tra tutte le forze dell’ordine.
Dopo aver ascoltato l’intervento del sindaco e alcune puntualizzazioni degli assessori, i rappresentanti dei cittadini hanno sì preso atto del lavoro che l’amministrazione sta facendo, ma hanno ribadito le criticità che hanno posto alla base dell’iniziativa prevista per oggi.
Anzitutto hanno lamentato la mancanza di controlli che caratterizza tutti gli aspetti della vita di alcune zone della città, quelle centrali ma anche le altre che sono interessate da fenomeni di grande concentrazione di locali di somministrazione (San Lorenzo, Ponte Milvio, ecc.). Un punto sollevato a più riprese è il timore che la normativa-ponte sulle OSP COVID faccia un percorso simile a quella introdotta dall’amministrazione precedente, ossia che la carenza di organico degli uffici e della Polizia Locale rendano impossibili i controlli, di fatto consentendo tutto a tutti senza riguardo per le normative vigenti. Al riguardo il sindaco ha assicurato che si sta facendo il possibile per rendere le procedure e i controlli più snelli possibile, ammettendo però che aumentare il personale degli uffici richiede tempi necessariamente più lunghi.
I rapprentanti delle associazioni inoltre hanno segnalato con forza la necessità di strutture di partecipazione organizzata che permettano ai cittadini di parlare con continuità con l’amministrazione. I problemi sollevati sono infatti complessi e di difficile soluzione, per cui è importante che vi sia un dialogo strutturato tra l’amministrazione e i cittadini, dove i problemi vengano affrontati ed eventuali soluzioni prefigurate. Al riguardo la presidente Bonaccorsi ha detto che il Municipio I sta lavorando alla creazione di una consulta permanente degli abitanti. Riguardo invece la possibilità di momenti partecipativi a livello di Comune, il sindaco ha invitato a coinvolgere l’assessore Catarci, delegato alla partecipazione dei cittadini, per pensare a possibili strumenti di collaborazione strutturata tra cittadini e amministrazione.
Un’altra rappresentante dei cittadini ha parlato della necessità di ripensare il mix di funzioni di alcune zone, riequilibrando l’eccessiva presenza di un certo commercio con una maggiore attenzione alle esigenze della residenzialità. Al riguardo il sindaco ha espresso la sua intenzione di lavorare per favorire il ritorno di residenti nelle aree centrali di Roma.
Nel complesso l’incontro è stato cordiale e apprezzato da entrambe le parti, dimostrando l’utilità di un dialogo tra le istituzioni e i cittadini. Ovviamente non è pensabile che ogni volta si scomodi il sindaco e alcuni assessori per un tale dialogo e per questo sarebbe utile avere tavoli tematici dove associazioni e cittadini possano interloquire con l’amministrazione sui vari temi del vivere cittadino.
L’auspicio è che l’incontro di ieri sia il segnale di un cambiamento di stile da parte dell’amministrazione, con il sindaco in primis ad offrirsi a colloqui più diretti con i cittadini.
I temi su cui discutere non mancano di certo e un sindaco che finalmente ci mettesse la faccia, ad esempio, sui problemi che ogni giorno centinaia di migliaia di romani affrontano per spostarsi col TPL darebbe un bel segnale di svolta.
Temiamo che ciò non accadrà ma sperare non costa molto.
In coda all’incontro al sindaco è stato fatto presente il brutto segnale che dà il suo bloccare molti utenti sulla piattaforma Twitter. Gualtieri ha chiarito che non è lui che gestisce personalmente l’account e che probabilmente si trattava di policy normali nella gestione dei social. Gli è stato ribadito che essendo lui il sindaco di tutti i romani, sarebbe stata cosa buona sbloccare tutti consentendogli di tornare a seguirlo. Ha detto che avrebbe verificato. Staremo a vedere.
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