“La destra ha il problema di ridare l’onore a quest’area politica“, diceva Francesco Storace a Giancarlo Perna su “il Giornale”, in una lunga intervista nella quale si definiva l’erede di Almirante. Eppure l’onore nella concezione della destra è sempre consistito nel rispetto della legge e delle regole. Storace è sempre pronto a verificare che i suoi avversari rispettino le leggi mentre sembra molto più distratto per quello che riguarda sé stesso e il suo staff.
Nel settembre scorso andò a scovare un regolamento sanitario, piuttosto desueto, per criticare l’allora sindaco Marino che aveva voluto donare il sangue per denunciare la mancanza ogni anno di 30mila sacche di sangue. Marino era tornato da poco dagli Stati Uniti e il segretario de La Destra lo accusò di non aver atteso i 30 giorni previsti dal regolamento per le donazioni di sangue per chi ha trascorso un periodo negli Usa.
Eppure lo stesso Storace definì “anacronistico” il reato di vilipendio al Capo dello Stato per il quale fu condannato a sei mesi di reclusione per aver dato dell’indegno a Napolitano. Allora delle due l’una: o le leggi anacronistiche non vanno rispettate da nessuno o vanno rispettate da tutti.
Ma questa politica dei due pesi e due misure dell’ex presidente della Regione Lazio ha il suo culmine in queste ore a Roma. Storace ha un sogno, lo ripete da tempo: quello di fare il Sindaco. E per lanciare la sua candidatura usa, guarda un po’, manifesti abusivi.
La sua campagna, in pieno stile anni 70, ha imbrattato e coperto i manifesti di coloro che avevano pagato le tasse, rispettato le regole, contribuito al decoro della città. Ma Storace se ne frega (d’altronde il “me ne frego” non era proprio il motto squadrista?) e addirittura lancia un hashtag che sembra quasi uno sfottò: #torneràpulita! Perché si vede che per lui riportare pulizia in città significa coprirla con manifesti illegali.
E quando i blog antidegrado e le associazioni che da anni combattono contro la piaga delle affissioni abusive gli fanno notare che sta facendo qualcosa di sbagliato, risponde sarcastico:
E certo, che sarà mai qualche manifesto!! E che sarà mai che Roma è l’unica capitale occidentale a subire la violenza delle affissioni irregolari? Che sarà mai qualche auto in sosta selvaggia, qualche scritta sui muri, qualche furbo che non paga il biglietto sul bus? C’è sempre un problema più grave, una giustificazione per mettere il decoro della città sotto i piedi. Se questo è il modo di ridare onore alla destra, non possiamo che esserne contenti. Perché vorrà dire che Storace non diventerà mai il Sindaco di Roma.
5 risposte
ma non vi siete ricordati che Storace sedeva nel consiglio comunale di Alemanno all’epoca della delibera delibera di iniziativa popolare sui cartelloni e che votò contro quella proposta?
E votò sempre e comunque a favore dei provvedimenti per cartellonari, camion bar, bancarellari e compagnia.
Storace “se ne frega” del decoro di Roma.
E mi sembra che fosse tra i più assenteisti in Consiglio Comunale….
scusa potrei vedere gli atti firmati da Storace. Visto che e sei cosi informato….
Mi sta bene far vedere i cartelloni abusivi ma per par condicio andrebbero mostrati tutti…. sotto campagna elettorale non mi sembra molto corretto !
lasciate perdere il bloggeraro di professione che segue il vento!
basta andare sul sito web del Comune di Roma e scorrere le delibere del Consiglio Comunale nel periodo dell’amministrazione Alemanno, con i verbali e l’indicazione dell’espressione di voto dei consiglieri comunali.
Puoi anche vedere le statistiche di assenze e presenze dei consiglieri comunali.
E’ inutile fare i furbetti, ormai è tutto pubblico e pubblicato, basta avere la pazienza di fare due click…..
…. e qua la campagna elettorale non c’entra nulla; anche perchè quando fa comodo i candidati rivendicano quello che hanno fatto in precedenza, ma si “dimenticano” sempre quello che non hanno fatto, oppure gli errori che hanno commesso…..
E Storace non fa eccezione rispetto a tutti gli altri, mi sembra
si 2 click e ci perdo un’ora e soprattutto per vedere che sono delibere votate chiss da quanti consiglieri.
Ieri sono andato alla “casa dell’acqua” a villa lazzaroni, era già guasta ! Sarebbe interessante vedere quante funzionino ancora e soprattutto quanto costi la manutenzione !!!