Dopo aver proposto di fornire all’assessorato una fotografia dei luoghi dove maggiormente si concentra il commercio ambulante, regolare e non, abbiamo voluto fare noi un sopralluogo in piazzale Flaminio. Da anni si sono infatti qui localizzate una serie di bancarelle che occupano buona parte del piazzale antistante l’uscita della stazione ferroviaria Roma Nord e della metropolitana.
Va ricordato che a giugno di quest’anno, prima il 15 giugno e poi il 23, in piazzale Flaminio ci sono stati ripetuti interventi della Polizia Locale per reprimere i ripetuti abusi degli ambulanti, sia quelli titolari di regolare licenza che quelli totalmente abusivi. Ogni volta i controlli mettono in luce le stesse violazioni: abusivi totali, itineranti (quelli con le ruote) ma in realtà permanenti, superficie maggiorata per i titolari di regolare licenza, merce appesa agli ombrelloni, lavoratori in nero.
Questo è quello che abbiamo rilevato durante il nostro sopralluogo.
Come si può vedere, anche durante la nostra visita il da fare per la PLRC non sarebbe mancato.
Vi è stata in particolare l’occupazione totale del percorso tattile che ci ha fatto infuriare. Se infatti tutti gli altri illeciti sono pur gravi ma difficilmente con conseguenze immediate per il singolo, l’indisponibilità del percorso tattile costringe un non vedente a bloccarsi, con l’unica possibilità di ricorrere a qualcuno che lo aiuti a superare l’ostacolo. Mettere però un disabile nella condizione di dover dipendere da qualcuno, quando invece basterebbe che gli esistenti supporti venissero rispettati, è una vigliaccata intollerabile.
Vista l’occupazione del percorso tattile, abbiamo allora chiamato la PLRC del Secondo Gruppo chiedendogli di intervenire immediatamente. La risposta della sezione amministrativa dei vigili del Secondo Gruppo è stata che loro non potevano intervenire senza preavviso, perché per fare i controlli alle bancarelle devono predisporsi, ci vuole tempo, ecc.
Alle nostre rimostranze sull’inaccettabilità di una tale situazione la vigilessa ha risposto candidamente che poteva anche essere d’accordo, ma che non c’era possibilità di far intervenire alcuna pattuglia (!?!).
In conclusione, il mercatino di piazzale Flaminio non appare più il far west di una volta, ma c’è ancora tanto da fare e controlli periodici e approfonditi potrebbero ridurre ulteriormente fastidi e degrado.
Fondamentalmente per noi questi banchi non dovrebbero essere lì e per questo continuiamo a pregare San Bolkestein che non ci abbandoni proprio ora che si è in dirittura d’arrivo per applicare le norme. Intanto che si lavora alla ridistribuzione dei banchi andrebbero però fatti controlli sistematici per evitare almeno le espressioni più odiose e straccione dell’ambulantato romano.