Ieri un lettore, che si è siglato M. M. ci ha mandato la foto di un cestino dei rifiuti rivoltato nel mezzo dei giardini di piazza Re di Roma, aggiungendo che non mancava nulla nel quadretto di degrado romano. L’abbiamo pubblicata nella rubrica dei lettori ma da sola, quella foto, non rende l’idea di come sia ridotto lo spazio verde al centro della piazza.
Roma Pulita! ha girato un video che mostra in pochi minuti non solo le condizioni del giardino con rifiuti, bottiglie, scritte ma soprattutto racconta cosa sono diventati gli abitanti di Roma. Una parte di loro è talmente assuefatta a vivere in condizioni indegne che siede a chiacchierare e bere in mezzo ad una specie di discarica con totale disinvoltura. Altri, invece, sono coloro che hanno provocato questo schifo, che la notte prima hanno rivoltato tutti i cestini dei rifiuti, hanno lasciato decine di birre sulle panchine, hanno taggato ogni superficie.
Chi è più colpevole tra i due gruppi? Chi vive con indifferenza tutto questo o chi lo causa? La risposta che darebbe la gran parte delle persone è che la colpa dovrebbe ricadere su chi sporca. E invece il problema sta proprio nel girarsi dall’altra parte, nel ritenere tutto questo inesorabile come il tempo che passa. Se solo il 20 o il 30 per cento degli abitanti di questa città si ribellasse, mettesse in pratica quei meccanismi di riprovazione sociale nei confronti di chi provoca degrado comuni al resto del mondo, la città cambierebbe in pochi mesi.
E invece si continua a vivere nell’indifferenza più totale. Un video come questo non sarebbe immaginabile a Milano, Torino o in qualsiasi altra città europea. Perché solo Roma deve fare eccezione?
Quale candidato Sindaco ha capito come incidere questa piaga?
Immagini tratte dal video girato da Stefano Miceli