Nell’ambito del convegno sul commercio dello scorso aprile, l’assessore Leonori aveva parlato di alcuni vademecum predisposti dal Dipartimento Attività Produttive e pensati per far conoscere ai gestori delle bancarelle le principali norme che dovrebbero rispettare.
A questo link è possibile scaricare i diversi vademecum, uno per tipologia di commercio ambulante. Va detto che già orientarsi su quale documento vada utilizzato non è compito banale, essendo previste categorie che spesso non è facile distinguere (urtisti, itineranti, merci varie, ecc.).
Questo è l’estratto da uno dei vademecum.
Le evidenziazioni sono nostre ed indicano i punti da cui si potrebbe immediatamente partire per ricondurre il settore entro limiti di legalità accettabili.
Il divieto di appendere la merce agli ombrelloni e la dimensione dei banchi sono cose facilissime da controllare e di cui pretendere il rispetto. Peraltro sempre nel vademecum viene chiarito che se la violazione si ripete per due volte in un anno l’attività può essere sospesa per un massimo di 20 giorni.
Perché non cogliere queste possibilità per cominciare a limitare l’invadenza delle bancarelle, approfittando magari nel caso di recidive per eliminarle dalle strade per qualche settimana?
Non potrebbe essere questo il modo per cominciare a cambiare la incancrenita situazione di piazza dei Cinquecento?