All’incontro pubblico con Ignazio Marino e Giovanni Caudo, tenutosi lo scorso sabato pomeriggio a piazza Conca D’Oro, noi ci siamo andati e non siamo rimasti delusi.
La chiacchierata tra i due ex-sindaco ed ex-assessore può essere rivista a questo link, dove però è stato tagliato il davvero lungo applauso che i presenti hanno voluto tributare all’ex-sindaco Marino non appena il suo ex-assessore Caudo l’ha presentato: è stato come una sorta di risarcimento che le persone volevano offrire a Ignazio Marino per il vergognoso trattamento a cui fu sottoposto nel 2015. Non solo infatti tutte le accuse mossegli al tempo si sono rivelate completamente infondate, con incredibili coinvolgimenti del suo stesso partito mai spiegati o approfonditi, ma il tempo ha dimostrato che le sue ricette per la città erano quelle giuste, andando ad intaccare potentati che prosperavano da decenni, e proprio per quello i cosiddetti “poteri forti” cittadini hanno deciso di terminare bruscamente il suo governo.
La discussione è stata molto interessante perché è andata oltre le solite facili critiche all’amministrazione attuale, prefigurando scenari cittadini dove le farmacie comunali divengono presini sanitari di prossimità, dove si mettono in campo strumenti operativi per consentire a decine o anche centinaia di migliaia di persone di tornare ad abitare nel centro cittadino, oppure dove i rifiuti divengono una risorsa per la città invece di un problema solo apparentemente irrisolvibile.
L’ex-sindaco Marino si è tolto più di di qualche sassolino dalle scarpe, ad esempio quando ha ricordato che Gualtieri non può addossare tutte le responsabilità della sua cacciata per via notarile a Matteo Renzi, l’allora segretario del PD. Marino ha infatti ricordato che Gualtieri è da sempre esponente della corrente dei Giovani Turchi, capitanata da quel Matteo Orfini che fu l’artefice principale dell’iniziativa dal notaio. Inoltre lo stesso Gualtieri pare abbia intenzione di candidare nella lista del PD più di uno dei firmatari dal notaio, contraddicendo così sé stesso quando era stato d’accordo che Marino meritasse delle scuse dal PD.
La mancata elaborazione da parte del PD di quella cacciata in malo modo del proprio sindaco è stata richiamata più volte durante la discussione, essendo essa effetivamente centrale per evitare il ripetersi di un’esperienza simile.
Tra le cose che Marino ha voluto sottolineare vi è la mancanza di momenti di confronto pubblico tra i candidati alle primarie del centrosinistra. Com’è possibile, si è chiesto l’ex-sindaco, che la scelta del candidato per lo schieramento del centrosinistra nella capitale d’Italia non meriti almeno un dibattito su una qualsiasi delle reti nazionali?
Al riguardo segnaliamo la petizione lanciata da “Roma Possibile” affinché le reti televisive nazionali ospitino almeno un dibattito tra tutti i candidati alle primarie di Roma.
Con questo incontro Ignazio Marino e Giovanni Caudo hanno costretto diversi organi di stampa a parlare di primarie del centrosinistra, laddove fino ad un paio di giorni fa tutti parlavano di Gualtieri come già candidato alle elezioni del prossimo autunno (avevamo fatto l’esempio di un articolo di Antonio Polito su Il Corriere della Sera dove Gualtieri era già in competizione con Raggi, Calenda e Michetti).
Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, a patto però che ora i lettori continuino ad essere informati dell’opportunità che si ha il 20 giugno p.v. per decidere quale candidato del centrosinistra mandare alle elezioni di autunno.
Riguardo il possibile dibattito tra tutti i candidati alle primarie, dopo i primi due in cui il candidato del PD non ha partecipato, ve n’è un altro previsto per domani, 15 giugno, alle 17 organizzato dallo Spin time Labs. Si degnerà Gualtieri di partecipare questa volta?
2 risposte
Ignazio, se fossi tornato avresti vinto a mani basse!!!!!!
Peccato, perchè questa città ti vuole bene e vedendo le condizioni in cui è stata portata, si è resa conto del buono che eri riuscito a fare prima che gli iscarioti andassero dal notaio……..
Mi dispiace moltissimo di non aver saputo di questo incontro non l avrei mancato chiederemo a Gualtieri nel nostro incontro con lui se nel suo staff accetterà la presenza di uno solo di quel manipolo di persone che lo portarono dal notaio. In questo caso non lo voteremo.