Nell’intero II° Municipio non c’è più alcuna manutenzione del verde. Niente sfalcio dell’erba, niente taglio delle siepi, niente pulizia nei parchi. Villa Chigi, Parco Nemorense, Villa Torlonia, Villa Paganini e le centinaia di aiuole, rotatorie e giardini sono in abbandono ormai da diverse settimane. L’appalto per la gestione dell’intero territorio è stato annullato per inquinamenti mafiosi. Sembra che la ditta che l’aveva vinto fosse collusa con l’organizzazione di Buzzi e Carminati e così è stata estromessa.
Il risultato è che nessuno cura una grande fetta di Roma, abitata da quasi 180mila persone. E’ un po’ come se nell’intera Verona non ci fosse più nessuno a manutenere il verde.
La situazione è fuori controllo. Aree giochi per bambini, centri anziani e zone per cani sono diventati inutilizzabili per non parlare del senso di abbandono che lascia di stucco. E non potrà che peggiorare dato che in primavera l’erba ha bisogno di essere tagliata per evitare che sommerga ogni cosa.
Il presidente del Municipio Gerace e l’assessore all’ambiente Gisci hanno chiesto scusa ai cittadini con un comunicato, scaricando le responsabilità sull’appalto in odor di mafia. Il problema sta nei tempi: infatti è probabile che per indire una nuova gara ed assegnare ad una nuova ditta l’incarico occorreranno mesi, facendo passare l’estate senza alcuna manutenzione, proprio nel periodo in cui le aree verdi vengono vissute di più.
Una soluzione straordinaria va trovata. L’incarico a tempo ad una ditta che già si occupa di un altro Municipio oppure uno sforzo del Servizio Giardini perché dirotti alcune squadre. Abbiamo sentito il presidente Gerace il quale ha detto di avere le mani legate e di non poter fare nulla: “Non ci sono soldi per un incarico temporaneo e prima dell’assegnazione del nuovo passeranno almeno due mesi”. Ma noi riteniamo che qualcosa vada fatta, anche perché due mesi sono un tempo troppo ottimistico e si finirà con l’arrivare all’autunno senza alcuna manutenzione. E’ impensabile che una fetta di città sia lasciata in queste condizioni giustificandosi con un semplice “ci dispiace”!