Recuperiamo con un po’ di ritardo l’ennesima imbarazzante prova dell’assessore all’ambiente, Pinuccia Montanari, che in compagnia del Sindaco Raggi (il cui esordio è fantastico: “Ciao Pinuccia”!?!) prova a spiegare la strage di alberi in corso da settimane a Roma.
Sia il Sindaco che l’assessore provano ad abbindolare i cittadini con le solite storielle, mentre se volessero davvero affrontare l’argomento dovrebbero rispondere a ben altre domande (rimandiamo a questo post per farsene un’idea).
Ma il momento migliore del video è quando l’assessore parla della riforestazione urbana come risposta alla sfida ambientale dei cambiamenti climatici.
“Noi vogliamo creare le premesse per affrontare la grande sfida che abbiamo di fronte che è quella dei cambiamenti climatici. Roma sarà una delle città al mondo in grado di rispondere da subito a questa grande sfida ambientale che è la sfida del secolo.”
Dice l’assessore Montanari, ed in cosa dovrebbe consistere questa riforestazione urbana lo illustra con alcune immagini che la mostrano mentre pianta quello che lei considera un “albero”. Eccole:
Per la Montanari quindi uno zeppetto infilato alla benemmeglio nella terra, senza peraltro alcun tutore, è un albero che servirà alle generazioni future.
Delle due l’una: o l’assessore non ha la minima cognizione di cosa sia e come si pianti un albero vero, dandogli delle possibilità reali di attecchire e durare nel tempo, oppure lo sa e prende scientemente in giro i cittadini. Non sappiamo quale delle due opzioni sia la peggiore.
Per capire poi come vanno a finire questi presunti interventi di “riforestazione urbana” della Montanari, consigliamo la visione del seguente video visto sulle pagine facebook del Parco Archeologico di Centocelle Libero:
Dove va la città di Roma con un assessore all’ambiente così imbarazzante ed inutile?
E, per finire, no, Sindaco, non ci ha rassicurato e non ha chiarito un bel niente, come al solito.
Se vuole veramente rassicurare e chiarire le questioni con i cittadini, si sottoponga alle loro domande e la smetta una buona volta col metodo Marzullo (“Si faccia una domanda e si dia una risposta.“).