Tra poche ore conosceremo tutti i componenti della nuova Giunta Raggi. Una gran parte dei nomi già è stata comunicata ma le deleghe precise non sono ancora note. Berdini all’urbanistica, Muraro all’ambiente, Bergamo alla cultura, Baldassare al sociale, Marzano alla semplificazione, Lo Cicero allo sport e Adriano Meloni allo sviluppo economico.
Avremo modo di conoscere queste persone, di valutare il loro operato, di elogiarli o di criticarli duramente. Ma occorre capire chi di questi signori si occuperà di decoro, una delle emergenze cittadine che non potrà (ci auguriamo) non avere un assessore dedicato, con poteri e ruoli. L’avevamo già consigliato alla Sindaca Raggi alcuni giorni fa e chissà se ci darà retta.
Fatto sta che la stessa Raggi, in campagna elettorale, aveva risposto ad una serie di domande di Retake Roma, concordando sulla gravità del degrado romano. La Sindaca non è entrata nello specifico delle questioni, ma – per esempio – su adesivi e manifesti ha parlato di un rinforzo dei Pics. Ha definito “problematica gravissima” la massa di scritte che devasta i muri e le metropolitane e ha aggiunto generiche dichiarazioni sul verde pubblico e sul ruolo di Ama. Parole un pò superficiali che potrebbe ripetere chiunque ma che non indicano una soluzione concreta.
Nella settimana che va dall’11 al 16 luglio, la Raggi rilascerà le sue dichiarazioni programmatica in aula capitolina. Per quel giorno sarebbe indispensabile che provasse a spiegare meglio le azioni che intende mettere in campo sul decoro. Il primo passo sarà dunque la nomina di un assessore con delega specifica e il secondo una dichiarazione di intenti, una sorta di impegno davanti alla città, durante il suo primo intervento in aula. La vaghezza che ha contraddistinto la gran parte delle risposte della Sindaca sul decoro (e purtroppo non solo su quello) va ora riempita con idee concrete.
Le idee e le soluzioni le suggeriamo noi. In un documento che già abbiamo inviato alla Raggi durante la campagna elettorale e ad altri esponenti dei 5stelle, si elencano le maggiori criticità sul decoro e come risolverle. Dovrebbe essere proprio del DNA grillino quello di ascoltare la cittadinanza e di raccoglierne i consigli. E allora quale occasione migliore dell’emergenza degrado, per la quale Roma è finita sulle pagine dei giornali di tutto il mondo? Come abbiamo già scritto in altre occasioni, il timore che la giunta si concentri sulla trasparenza, sulle partecipate (una specie di ossessione) e sugli scontrini ma tralasci quelle emergenze che rendono Roma un caso unico nel mondo occidentale, è assai concreto.
La Raggi saprà dare alla Polizia Municipale indicazioni concrete sul contrasto alle affissioni selvagge, ai graffiti e soprattutto chiederà di ricercare e indagare sugli autori di questi scempi? Metterà in piedi un database delle tags grazie al quale è facile risalire ai delinquentelli che sfregiano la città?
Lo vedremo entro le prossime due settimane. La lotta interna al movimento per l’assegnazione degli assessorati, le scene tipiche da vecchia Dc anni 80, le correnti Lombardi contro Taverna contro Di Maio etc, verranno dimenticate presto se la giunta mostrerà un piglio deciso contro il degrado e i problemi concreti. Altrimenti tra pochi mesi saremo costretti a gridare “aridatece Marino“!
Clicca qui per scaricare il Programma contro l’economia del degrado, per la legalità e il decoro