Il parcheggio nell’Acquedotto Alessandrino

Da molti anni le auto parcheggiano in prossimità e sotto le arcate dell'acquedotto. In quale altra città un manufatto del III sec. d.C. rimane adibito a parcheggio?

Riceviamo e rilanciamo una segnalazione relativa ad una situazione di sosta selvaggia particolarmente odiosa.

 

In data 24/06/2020 il quotidiano La Repubblica si occupò della situazione venutasi a creare tra i quartieri di Roma Centocelle e Alessandrino.

 

 

 

Le storiche arcate monumentali dell’Acquedotto Alessandrino venivano usate come posti auto semi-coperti mettendo a rischio un bene tutelato che risale al III secolo dopo Cristo.

Come se non bastasse il marciapiede di fronte era inutilizzabile dai pedoni a causa delle automobili in sosta selvaggia (tanto la sosta sul marciapiede non viene considerato un intervento tempestivo dalla nostra PLRC) e lo spartitraffico veniva pericolosamente occupato ostruendo la visuale di chi da via dei Pioppi si immette su Viale Palmiro Togliatti.

 

Trascorso quasi un anno la situazione è rimasta invariata.

 

 

 

Non sono stati installati parapedonali per far transitare i pedoni sul marciapiede e per evitare che le automobili si parcheggiassero sullo spartitraffico ma soprattutto l’Acquedotto Alessandrino continua ad essere un parking a cielo aperto.

 

Ah dimenticavo … il comando di PLRC dista circa 1,5 Km dal “parking”.

 

 

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Una risposta

  1. Se incidi il tuo nome su un mattone del Colosseo, ti arrestano.
    Se mentre fai manovra “intruppi” con la macchina l’acquedotto e “sdrumi” un mattone, nessuno ti vede e nessuno ti dice niente…….

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