Riceviamo da Laura il seguente messaggio:
Uno dei giardinetti potenzialmente più carini della città è diventato un luogo di bivacco, di vandalismo e di anarchia notturna.
Il parco in questione è il parchetto di via statilia. Le foto che ho allegato mostrano un paio di cose abbastanza gravi : chiunque nella notte può entrare nel parco con la facilità con cui una persona può entrare in un’appartamento al primo piano a cui sono state lasciate aperte le finestre.
Nel cancello di recinzione è stata lasciata aperta una finestrella creata per raggiungere un pannello elettrico presente sul perimetro del giardino, qualcuno da qualche tempo ha “SBRAGATO” il pannello elettrico, lasciando esposti i fili e si è cosi creato un varco, comodo e raggiungibile dal quale entrare per andare ad usare gli archi come
bivacco, il parco come latrina e la fontanella come bidet senza che nessuno lo disturbi.
Anche qui io chiedo aiuto a voi bloggher, come devo fare? chi devo contattare? l’ufficio giardini esiste ancora? in passato ho provato… ma inutilmente!
vi ringrazio in anticipo
Laura C.
Ps. in una delle foto si può notare come il cancello si interrompa a causa di un tratto di acquedotto che raggiunge il perimetro dell’area. In quel punto con un balzo ed una arrampicata di 2 secondi si scavalca facilmente.
Noi ci abbiamo fatto un salto al parchetto ed oltre a costatare le cose scritte da Laura ne abbiamo viste di ulteriori, sempre negative: una vegetazione completamente incolta, alloggi di fortuna proprio sotto l’acquedotto ed infine un tipo anzianotto che urinava nei pressi di una piccola palma; gli abbiamo urlato contro al tipo, dicendogli che non si fanno quelle cose in pubblico ed è rimasto un po’ sorpreso, come se non fosse abituato ad essere ripreso. Se solo lo facessero tutti quelli che lo vedono …
La scatola elettrica abbattuta l’abbiamo segnalata via PEC all’ACEA, come suggeritoci dai vigili, mentre per un intervento di ripulitura del parchetto abbiamo suggerito a Laura di contattare la Presidente Alfonsi, che si è tenuta la delega al verde pubblico e l’ha anche indicata tra le due priorità del suo nuovo mandato (insieme ad un nuovo bando per la festa della Befana di piazza Navona!?!).
Purtroppo aree come questa richiederebbero una vigilanza costante per contrastare i bivacchi notturni e diurni. Una soluzione facile ed efficace sarebbe l’installazione di un chiosco bar che prendesse in carico la manutenzione ed il controllo dell’intero parchetto. Quando riusciremo ad applicare a Roma ricette tanto semplici?
3 risposte
Per curiosità e senza polemica ma visto che quel mini parchetto viene frequentato da un centinaio di persone l’anno ( in tutto e….) chi vorrebbe mai gestire un chiosco bar?
Semmai bisognerebbe capire chi l’ha voluto….
Sa che c’è mr fixit, che a Roma ormai o si ragiona in termini di migliaia di turisti oppure uno neanche ci si sporca le mani con un’attività.
Ma questo non è normale, e così come nel paesello c’è il baretto che campa con quello che passa il convento, così anche a Roma possono esserci attività normali con guadagni dignitosi anche se non fantastici.
E comunque quell parchetto è deserto anche perché è di una desolazione deprimente; neanche I turisti che passano da quelle parti ci si avvicinano.
Personalmente lo ricordo appena aperto con 5 persone. Ripeto bisognerebbe capire chi ha stilato il progetto e cosa prevedeva. E magari quant’è costato. Altroché guadagni dignitosi.