In Atac non hanno fretta di aggiustare le cose: Rota ancora senza deleghe

fermata atac

 

La Giunta ha “dimenticato” di nominare l’assessore ai Lavori Pubblici. Va beh! Poi ha scordato di incaricare un capo di gabinetto del Sindaco. Niente di grave! L’assessore alla Casa, quello probabilmente non è urgente, dato che la poltrona resta vacante. Ma la Giunta Raggi non è sempre così scordarella, tanto è vero che in Atac, una delle peggiori aziende di trasporto d’Europa, ha subito portato la rivoluzione. Ha cacciato l’ex a. d. Rettinghieri (che a detta di molti stava lavorando bene) e ha nominato Manuel Fantasia.

Ma il nuovo amministratore unico non ha alcuna intenzione di collaborare con chi la stessa Giunta ha deciso di affiancargli. Bruno Rota, super manager milanese, è stato nominato direttore generale di Atac il 10 aprile. Oggi sono esattamente due mesi dal suo incarico ma non ha ancora saputo quali sono le sue deleghe. La smemoratezza della Giunta Raggi deve essere contagiosa nell’amministrazione. Pare infatti che Fantasia si sia dimenticato di attribuirgli gli incarichi.

rota
Bruno Rota

 

 

Beh, direte voi, niente di male. Tanto Atac è così efficiente che cammina con le proprie gambe. In fondo in fondo, due manager potrebbero risultare perfino troppi per una azienda che brilla per puntualità, pulizia, vision e bilanci in pareggio!?!

Repubblica racconta in un trafiletto della guerra intestina scoppiata tra Rota e Fantasia. Diarioromano ha avuto conferma che Rota non viene a Roma ormai da giorni e che sarebbe stato sul punto di mollare tutto se non fosse stato per l’intervento diretto di Davide Casaleggio. Il manager milanese, infatti, appartiene all’ala Colomban, Meloni, Casaleggio. Fantasia, invece, è più vicino alla Raggi, alla Meleo e alla linea “romana” dei grillini. Anche in questo caso le guerre di potere che dilaniano il Movimento stanno paralizzando la gestione di Atac. Le hanno affidato perfino la rimozione delle auto in intralcio. Ma nessuno sa quali saranno i dipendenti che guideranno i carri attrezzi, chi gestirà la centrale operativa e così via. Un caos totale dovuto anche alla paralisi che c’è ai vertici.

Rota – che è stato presidente di Atm, la società di trasporto milanese – ha una lunga esperienza nel settore. Ma guidare Atac è un’impresa difficilissima. Se poi i due piloti litigano su tutto diventa impossibile.

 

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