Il sottopasso Turbigo è la galleria che collega via Giolitti e via Marsala.
Per anni è stato un luogo degradato, sporco e utilizzato come rifugio da molti senza fissa dimora, che passavano la notte nelle aperture tra i pilastri. Qualche anno fa tali in aperture erano stati posati dei paracarri, per scoraggiare i giacigli, ma la cosa non ha funzionato.
A febbraio 2019 avevamo pubblicato un reportage sul sottopasso e alcune foto avevamo deciso di non mostrale, per non ledere la dignità di alcune delle persone lì presenti.
A distanza di oltre tre anni Rete Ferroviaria Italiana e Roma Capitale hanno deciso di intervenire sul sottopasso chiudendo le finestre e le aperture presenti tra i pilastri, rimuovendo i graffiti e rimodernando l’illuminazione. L’intervento è iniziato il 17 ottobre scorso ed è previsto che durerà un paio di mesi.
Due immagini che mostrano i lavori in corso:
Da segnalare la lettera che l’associazione Nonna Roma ha inviato all’assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, lamentando che l’intervento rappresenta un ennesimo esempio di “architettura ostile“, volto ad allontanare i senzatetto dalle zone centrali della città.
“È un’azione di messa in sicurezza di quello spazio e che di conseguenza mette in sicurezza tutti“, ha risposto l’assessora, dicendo che la situazione è pericolosa soprattutto per chi dorme lì, sia perché rischia di essere investito, sia per l’insalubrità dell’aria che si respira. Funari ha anche ricordato che i posti letto destinati all’accoglienza sono notevolmente aumentati nel 2022 e che l’obiettivo è trovare una collocazione dignitosa per tutti, anche valutando l’acquisizione di più immobili in tutti i municipi della Capitale.
Pur comprendendo le preoccupazioni dell’associazione Nonna Roma, visto che la chiusura degli spazi del sottopasso Turbigo costringerà i senzatetto a trovarsi nuovi luoghi dove stare, tendiamo a concordare con l’assessora Funari che quel tunnel è troppo pericoloso e insalubre per essere utilizzato come riparo notturno.
D’altronde è la stessa Nonna Roma a chiarire di non reputare in alcun modo civile che delle persone debbano dormire in un sottopasso decisamente pericoloso per la propria incolumità.
Ci sembra quindi una giusta decisione il precludere l’utilizzo di spazi pericolosi ma nel contempo ci aspettiamo che le possibilità di accoglienza vengano ulteriormente potenziate per rispondere in maniera efficace a tutte le necessità di assistenza.