Il 25 ottobre scorso, superata abbondantemente la soglia delle 10.000 firme, a tutti i sottoscrittori é giunto per posta elettronica il ringraziamento della presidente Mariapia Garavaglia, con l’invito a rilanciare, ognuno sui propri canali di comunicazione, facendo sempre riferimento alla petizione apparsa su change.org, la campagna per intitolare ad Alcide De Gasperi, nell’anno delle sue celebrazioni, il prestigioso Palazzo dei Congressi dell’Eur.
Nel frattempo cerchiamo di capire a che punto é giunta l’interlocuzione istituzionale per avviarne la realizzazione, al cui sostegno politico ha influito, e molto potrà ancora influire, l’auspicio comune ai tanti cittadini che stanno firmando la petizione. Vediamo i fatti. Il 22 ottobre é il presidente della Fondazione De Gasperi, Angelino Alfano, a sollecitare con una lettera l’interesse del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in qualità di azionista principale della società Ente Eur spa, che detiene la proprietà dell’immobile e che ne seguirà la ristrutturazione con il progetto, presentato lo scorso 22 aprile dallo studio Alvisi/Kirimoto, cercando di ultimarla per il 30 giugno 2026. É infatti al ministro Giorgetti, che prima dell’estate, il presidente della partecipata romana Enrico Gasbarra aveva invitato a rivolgersi ‘gli Amici di piazza Nicosia’, l’associazione che per prima ha avviato l’interlocuzione istituzionale, per la quale la campagna su change.org sta raccogliendo il sostegno popolare.
Intanto, mentre il ministro di via XX settembre farà le proprie valutazioni in seguito allo sprono gentile di Alfano, al Campidoglio é passata una mozione che impegna il sindaco Roberto Gualtieri a sostenere la petizione lanciata dall’Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani, presieduta dalla Garavaglia, volta a promuovere l’intitolazione del Palazzo dei Congressi dell’Eur allo statista trentino. Una mozione peraltro bipartisan, lanciata dal consigliere Francesco Carpano, recentemente passato dal gruppo di Azione a quello di Forza Italia, subito appoggiata anche da Yuri Trombetti del Partito democratico. Una mozione sulla quale gli altri gruppi consiliari, appartenenti alla maggioranza che sostiene l’attuale Governo, sono apparsi in ritardo e non determinati un granché. A Giorgetti dunque l’invito a farsene interprete politico, per giungere a quello che potrebbe rappresentare un buon modo di saldare il debito di riconoscenza, verso colui che é stato il protagonista principale della ricostruzione e della rinascita del Paese.
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