La gara per i 244 bus Atac annullata dal Tar. Ecco come è andata davvero

L'appalto passa alla Romana Diesel che - salvo ricorsi - consegnerà i mezzi. Il mistero degli autobus a due porte presentati dalla Solaris mentre il bando ne chiedeva tre

La società Giubileo 2025 in data 28.04.2023 ha indetto una gara per conto di ATAC, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea 2023/S 084-259464, per la fornitura di 244 autobus di lunghezza 12 metri e alimentazione a metano, con servizio di full-service manutentivo per 10 anni, con un’opzione per ulteriori 78 autobus, per un valore complessivo di circa 181 Milioni di euro.

Il Disciplinare di gara specificava che “il concorrente che presenta offerta dovrà, a pena di esclusione, mettere a disposizione di ATAC S.p.A. un veicolo le cui caratteristiche essenziali corrispondano al veicolo offerto..in particolare, si richiede attenzione per quanto riguarda:

– carrozzeria (numero delle porte, finestrature, etc.) potendo essere difforme relativamente alla livrea (caratterizzazione cromatica), a componenti marginali (parabrezza, tipologia finestrini, etc.);

I veicoli dovranno essere dotati di tre porte a doppia anta, possibilmente equidistanti rispetto al vano passeggeri: la seconda e terza porta dovranno essere ad espulsione e scorrimento esterno, la prima porta di tipo rototraslante interna”.

 

Hanno presentato offerta 2 Società: Romana Diesel S.p.A. e Solaris Italia S.r.l., quest’ultima risultata poi aggiudicataria per un soffio, con soli 0,90 punti di vantaggio.

In data 24 luglio 2023 la Commissione ha proceduto alla verifica dei veicoli di prova forniti dai 2 concorrenti, senza tuttavia rilevare la difformità del veicolo di prova messo a disposizione da Solaris, avente soltanto 2 porte, rispetto a quanto richiesto dalla specifica tecnica (3 porte).

Secondo il TAR la mancanza del requisito delle tre porte, indicato come essenziale nel Disciplinare di gara, avrebbe dovuto necessariamente condurre all’esclusione di Solaris. Il TAR ha pertanto annullato l’atto di aggiudicazione e condannato le 3 Società (Giubileo 2025, ATAC e Solaris) al pagamento delle spese in favore di Romana Diesel, nella misura di 5.000 euro più eventuali oneri accessori (qui la sentenza del TAR).

Non essendo stati presentati elementi ostativi, il TAR ha indicato il conseguente subentro di Romana Diesel nella titolarità dell’appalto, secondo quanto richiesto dalla stessa, fatte salve le verifiche di rito previste dalla normativa.

Il TAR ha ritenuto irrilevante che Solaris avesse chiesto ed ottenuto dal Responsabile Unico del Procedimento di poter presentare un bus prototipo con sole 2 porte. Secondo il TAR infatti le richieste di chiarimenti devono rivestire carattere di neutralità rispetto ai contenuti del bando, non possono alterarne i contenuti e devono operare a beneficio di tutti i concorrenti.

 

Solaris potrebbe ora valutare di presentare ricorso al Consiglio di Stato, “congelando” così per molto tempo la procedura. In assenza di ricorsi delle soccombenti, l’aggiudicazione potrebbe ripartire da Romana Diesel e proseguire normalmente.

 

Tutta questa vicenda ha diversi lati oscuri: Solaris che presenta un prototipo fuori disciplinare (seppur credendo di essere autorizzata), la Commissione che accetta un prototipo “inammissibile” costringendo Romana Diesel a ricorrere al TAR, i giornali che hanno dato la notizia in maniera generalmente fuorviante o incompleta.

Ancora una volta sembra che la fretta per il Giubileo sia stata una cattiva consigliera, e anche una certa approssimazione, perfino su appalti di peso, che continua a dare (molto) lavoro al TAR.

 

 

 

 

 

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