Facciamo subito ammenda noi stessi per essercene dimenticati, o meglio ricordati troppo tardi, ma ieri, come ogni 3 dicembre, era la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità.
Noi pensiamo di avere una certa sensibilità per tutti i temi connessi alla disabilità, eppure anche noi abbiamo lasciato passare la giornata come niente fosse, come se si trattasse di una ricorrenza puramente formale, priva di implicazioni pratiche.
Eppure sappiamo che non è così e ne siamo tanto convinti da aver pensato di parafrasare un noto adagio di Voltaire:
“Il grado di civiltà di una città si misura osservando le condizioni che riserva ai portatori di disabilità“.
E come abbiamo già scritto più volte, nessuno potrà confutare che con questo metro di giudizio Roma appare ancora ferma agli albori della civiltà, ad essere buoni.
Riconosciuta la nostra mancanza, dobbiamo anche dire che non c’è stato nulla che ci abbia ricordato la cosa ma soprattutto che l’abbia ricordata ai cittadini romani per, magari, provare almeno un giorno a fargli considerare la condizione di tanti che patiscono problemi per mancanze delle istituzioni e spesso protervia di altri cittadini.
Ora che Roma ha un Disability Manager, nella persona di Andrea Venuto, ci chiediamo come mai non ci sia stata nessuna iniziativa dell’amministrazione per cogliere l’occasione di questa ricorrenza. Neanche una parola anche sul sito internet di Roma Capitale.
Non si è neanche pensato di fare attenzione ai servizi dedicati ai disabili, almeno oggi, come impietosamente, ma giustamente ha fatto notare Mercurio Viaggiatore con un paio di tweet.
Passino pure gli impianti bloccati alle stazioni metro, che per quelli ci vuole tempo e soldi, ma almeno le linee garantite per i disabili, quelle che la Sindaca Raggi aveva sbandierato agli inizi di agosto, almeno su quelle ieri ci si poteva fare attenzione, no?
Perché tanta disattenzione e menefreghismo?