La Treccani definisce (in via estensiva) la “movida” come: “Denominazione per lo più scherz. della vita serale e notturna di una città …“.
Wikipedia invece così definisce il termine: “… utilizzato per indicare l’animazione, il “divertimento” e vita notturni.”
A Roma ormai c’è poco da scherzare o divertirsi: ancora reduci da un periodo lunghissimo di confinamento domestico, messo il naso fuori da qualche settimana la movida è riesplosa ed è già divenuto un problema gravissimo. Da più parti della città infatti giungono notizie di fatti gravi collegati ad assembramenti notturni di persone, con innumerevoli regole violate senza che le forze dell’ordine intervengano e quando lo fanno non hanno modo spesso di riprendere il controllo della situazione.
L’altra notte a piazza Navona un gruppetto di giovani in costume ha goduto della Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini in maniera diretta, ossia utilizzandola come specialissima piscina, con le preziose statue a fungere da piattaforma per i tuffi.
Il residente sulla piazza che ci ha raccontato la storia ha provato a chiamare il numero della Polizia Locale ritrovandosi quinto in attesa e dovendo aspettare circa 15 minuti per parlare con un operatore, il quale gli ha risposto: “non possiamo fare niente, abbiamo tante chiamate”.
A piazza Madonna dei Monti tutte le notti sono di passione per chi da quelle parti viva, con la fontana dei Catecumeni, del XVII secolo, che è ormai divenuta una piscina e cori da stadio in piena notte.
I residenti della piazza raccontano che è inutile chiamare le forze dell’ordine perché o non rispondono, o se lo fanno non hanno pattuglie disponibili. Quelle poche volte che intervengono lo fanno in maniera del tutto inefficace.
Stesse storie a Ponte Milvio, dove agli assembramenti rumorosi di persone si accompagnano blocchi del traffico per i troppi veicoli in sosta “creativa”, a Trastevere, a San Lorenzo, ma ormai anche a Testaccio, Città Giardino, al Pigneto, Centocelle, piazza Bologna, piazza Caprera.
Sarà che nei mesi scorsi in tanti, soprattutto giovani, hanno accumulato bisogno di socializzazione, ma è chiaro che si è già superata la misura, con centinaia di persone che si assembrano nei luoghi creando gravi fastidi sonori fino a tarda notte ma soprattutto creando situazioni che oggettivamente sono impossibili da gestire da parte delle forze dell’ordine. Quando infatti vi è qualche centinaio di persone nello stesso luogo, alcuni anche non lucidi per alcool o droghe, non c’è modo di intervenire per, ad esempio, fargli rispettare il necessario distanziamento per evitare i contagi.
Sono gli assembramenti esagerati che vanno evitati, cominciando a scoraggiare ad esempio le concentrazioni di locali negli stessi luoghi. Invece l’amministrazione non ci pensa minimamente a governare questi fenomeni, con il sindaco Raggi che sa solo raccomandarsi alla Polizia Locale dicendo: “I divieti ci sono, dovete farli rispettare”. Ma come dovrebbero fare i vigili a far rispettare la legge con le due o tre pattuglie in servizio notturno per tutta la città?
L’aggravarsi dei fenomeni legati alla movida è legato sia al mancato governo del territorio da parte dell’amministrazione capitolina ma sicuramente anche a vere e proprie iniziative imprenditoriali di privati che lucrano sull’alcool e le droghe consumate a fiumi dagli avventori. Stando ad esempio ad indiscrezioni provenienti dalla direzione distrettuale antimafia, a Ponte Milvio vi sarebbero organizzazioni criminali che gestiscono sia alcuni locali della movida che il fiorente traffico di droghe.
Di fronte a fenomeni così gravi, che si sono già riprodotti in tantissime zone di Roma, un’amministrazione che si mette a tappetino nei confronti del commercio di somministrazione è il miglior viatico per il loro ulteriore moltiplicarsi ed aggravarsi.
2 risposte
per più di due mesi, polizia, carabinieri, Finanza, Viggggili, Esercito sbucavano fuori da dietro ogni cassonetto, palo, angolo, pertugio, portico, andito, risega e “ammenicolo urbanistico” (cit.), li abbiamo visti darci la caccia coi droni, gli elicotteri, la cavalleria, le jeep, le moto, gli acquascooter e mo ci vengono a dire che “non abbiamo pattuglie”.
Ma che pensano, che sèmo scemi????????????
Notizia di questi giorni a Roma:
“Focolaio San Raffaele Pisana: 109 i contagi, 5 morti. Allarme alla Rai
Salgono a 18 gli infettati nel palazzo occupato in Piazza Attilio Pecile, alla Garbatella, dove nei giorni scorsi è risultato positivo anche un neonato di 7 mesi”.
Per numeri simili fu dichiarata Zona Rossa il comune di Codogno ed altri 10 comuni confinanti.