Altro che Metromare e la fuffa pubblicitaria della conferenza stampa di Zingaretti. A settembre solo diarioromano aveva scritto che gli annunci del presidente della Regione Lazio erano una eccellente trovata pubblicitaria per nascondere l’immobilismo su questa tratta ferroviaria. Mentre i giornali si spellavano le mani raccontando di una futura metropolitana che avrà solo sei minuti di attesa e un restyling totale, la realtà era tutt’altra.
Ed ecco la drammatica situazione che i pendolari si troveranno da domani. Solo tre treni in servizio, chiusura di tutte le stazioni ad eccezione di quelle comprese tra Magliana e Lido Centro e una scala mobile su due bloccata, rendendo inaccessibile il servizio ad anziani e disabili.
Dallo scorso 13 settembre avevano già chiuso le fermate Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. Adesso si aggiungono Piramide e San Paolo Basilica Di fatto resta un moncone e pure inefficiente. Le attese ormai superano i 40 minuti (!) poiché solo tre treni coprono il servizio (erano 24 nel 2015).
L’ultima tegola è caduta sulla testa dei passeggeri dopo che giovedì scorso l’Ansfisa, l’Agenzia per la sicurezza delle Ferrovie, ha obbligato tre convogli modello MA200 a restare in deposito. Sono mezzi vecchi e non sicuri, hanno spiegato dall’Agenzia ed è arrivato il momento di fermarli.
In realtà per chi legge il nostro giornale non si tratta di una sorpresa. Nell’articolo del 20 settembre scorso avevamo raccontato che la revisione dei treni era completamente saltata. A Roma circolano (o meglio dovrebbero circolare) 51 treni modello CAF 300: di questi 39 sono in servizio sulla metro A, 4 sulla metro B e 8 sulla Roma Lido. E’ dal 2017 che il Ministero dei Trasporti ha stanziato 66 milioni per fare la revisione obbligatoria, ma da allora nessuna revisione è stata mai fatta. Tra gare andate deserte, ricorsi al Tar e ritardi incredibili, i treni sono stati in parte fermati perché non possono più circolare e altri ancora dovranno restare nei depositi.
E così è stato: senza gli scassati MA200, giunti ormai a fine vita, e i CAF 300 senza revisione, la tratta è praticamente finita. E i disservizi proseguono nelle poche stazioni ancora aperte: a Casal Bernocchi, Lido Centro, Vitinia, Acilia e Castel Fusano ascensori e scale mobili sono fuori uso. Non accessibile anche Tor di Valle e Casal Bernocchi. Il Comitato Pendolari Roma – Lido spiega che su 30 impianti, 15 sono fermi da settimane.
A marzo del 2021, Atac aveva dichiarato l’imminente fine della revisione di scale mobili e ascensori. Oggi, novembre 2021, quella revisione non è ancora terminata. Guasti da mesi anche i tabelloni informativi in diverse fermate tra cui Tor di Valle (direzione Ostia) e Magliana.
Insomma un disastro così non si era mai verificato, neanche quando la Roma – Lido vinceva consecutivamente il “premio Caronte” come peggior linea di trasporto di Italia per quattro anni. Ecco perché la conferenza stampa di Zingaretti a pochi giorni dalle elezioni sembrò uno schiaffo a chi quotidianamente si trova a combattere con un mezzo tanto inefficiente.
I viaggiatori possono usare i bus supplementari che Astral ha istituito tra Acilia e Piramide. Un pullman parte ogni 7 minuti. La mappa delle fermate la vedete qui sotto (grazie all’infografica del Comitato Pendolari)
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5 risposte
Marconi e Garbatella non sono mai state fermate della Roma Lido.
I soldi che la Regione millanta vengono agitati ogni settembre alla riapertura delle scuole da quando Zinga è presidente della regione e non si concretizzano mai. Ma le proteste dei cittadini sono talmente flebili che la tratta chiuderà nell’indifferenza dei più…
Grazie per la segnalazione, abbiamo corretto la svista su Marconi e Garbatella. Per il resto, Federico, lei ha pienamente ragione
Molto delusa da Zingaretti. Tante parole, tanto fumo, niente altro.
spero che il comitato dei pendolari vada a tirare i pomodori a Zingaretti quando farà la prossima conferenza stampa sui millemilamilioni di euro assegnati alla Roma-Lido
Zingaretti… bla, bla, bla!