Angelino Alfano ogni tanto torna a parlare di piani straordinari per ridare decoro a Roma e per arginare il fenomeno dell’abusivismo. A marzo del 2015 aveva annunciato un DDL sulla sicurezza urbana che sarebbe intervenuto sul fenomeno dei writers, parcheggiatori abusivi, accattonaggio e ambulanti irregolari. Ma di quella legge non si è avuta più notizia. O quanto meno non se ne è vista traccia sul territorio, dato che i writers continuano a sfregiare ogni cosa, i parcheggiatori sono più di prima e così via. Nel 2014 aveva elencato i motivi che – a suo dire – erano la causa del degrado di Roma. Il sito Bastacartelloni provò a spiegargli che non aveva proprio centrato il punto!
Ieri il ministro è tornato alla carica, questa volta con il pretesto del Giubileo. Ha pensato un piano dedicato all’Anno Santo e lo ha chiamato Jubileaum. L’ha presentato nella sede della Guardia di Finanza, come per dimostrare che le forze dell’ordine sono pronte ed allineate. Questa volta, però, il titolare dell’Interno si è limitato a parlare dei prossimi 12 mesi, quando Roma avrà un afflusso maggiore di pellegrini. Per evitare di fare la pessima figura (che stiamo facendo) agli occhi del mondo, ha stilato un elenco di sei punti: controlli sull’abusivismo commerciale (ambulanti di vario genere), giro di vite nel ricettivo (b&b illegali), turistico (guide senza titolo), trasporti (tassisti abusivi) e della ristorazione.
Chi segue le cose di Roma sa bene che questi fenomeni non sono affatto un’emergenza per il Giubileo ma sono la regola a Roma. Un prodotto su 3 viene venduto su bancarelle (più o meno regolari), spesso frutto di contraffazione e senza scontrino fiscale. Più di 4 b&b su 10 sono del tutto privi di licenza e ospitano i turisti in luoghi malsani. Le guide turistiche sono spesso improvvisate e il loro unico scopo è far saltare la fila al Colosseo o ai Musei Vaticani attraverso il pagamento di una somma. Non parliamo poi dei tassisti abusivi che invadono la stazione Termini o gli aeroporti. Insomma altro che emergenza, questa è la regola a Roma. Per cui parlare di piano valido per i prossimi 12 mesi sa un pò di presa in giro, soprattutto da parte di un ministro dell’Interno che ha il compito di tutelare la città in quanto tale e non solo i pellegrini.
Ad ogni modo, Alfano ha promesso fino a 32 pattuglie ogni giorno per controllare il territorio; incrocio dei dati tra l’offerta dei posti letto disponibili e quelli registrati presso gli enti del turismo; più controlli tra interpreti, accompagnatori, tour operatori, autisti e Ncc.
Vedremo se il piano sortirà effetto e ce lo auguriamo. Gli annunci senza seguito fatti più volte dal ministro non fanno ben sperare. Questa volta c’è da augurarsi che il territorio torni ad essere veramente presidiato, ma non solo durante l’Anno Santo. Perchè a Roma si vive da 3mila anni. E vorremmo viverci decentemente non solo nel 2016.