L’altro giorno abbiamo illustrato come la vediamo noi la funivia Battistini-Casalotti; in estrema sintesi: 110 milioni di euro di spreco!
L’argomento è stato molto trattato sia dai media che dai social, soprattutto per un’infelice uscita della sindaca Raggi. In una risposta ad un commento del suo post, la sindaca della funivia ha infatti scritto: “Qualora non dovesse più servire si smonta e si può rimontare da un’altra parte …“.
In molti hanno sottolineato l’assurdità dell’affermazione della Raggi; così ad esempio La Repubblica:
La sindaca, o chi per lei, deve essersi resa subito conto della stupidaggine scritta ed il commento è stato prontamente rimosso.
Vi è però il responsabile della mobilità nella giunta Raggi, Pietro Calabrese, che la castroneria sulla possibilità di smontare e riutilizzare la funivia l’ha incisa direttamente in un suo post dove dice di spiegare il perché è stata scelta la funivia:
“Per questo è ancora più valida una scelta impiantistica che consenta uno smontaggio e rimontaggio in altri territori.”
Come tutti sanno, già le competenze del Calabrese in materia di trasporti sono scarsissime; immaginiamo poi che sul tema funivie non ne sappia proprio nulla e si limiti a riferire cose che qualcuno deve avergli detto ma che forse lui non ha capito.
Anche noi non ne sappiamo molto di trasporti (e contrariamente al Calabrese non ci sogneremmo neanche di fare l’assessore a Roma senza un briciolo di competenza) per cui per spiegare la sciocchezza scritta dall’assessore riportiamo quanto scritto dai competenti amici di Odissea Quotidiana in risposta ad un commento dell’assessore stesso (grassetto nostro):
Ma soprattutto, come può pensare di essere credibile nel difendere la funivia a Roma un assessore che non è in grado di assicurare il funzionamento di tecnologie molto più semplici e consolidate come le scale mobili e ascensori nelle stazioni della metro?
Infine, per la storia ed una descrizione dettagliata del progetto di funivia Battistini-Casalotti consigliamo la lettura di questo post di Odissea Quotidiana.
Una risposta
Come scrisse il poeta nell’ode “Davanti a Battistini”:
…”I piloni che a Roma alti e schietti
Van da Battistini in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti,
Mi balzarono incontro e mi guardar.”…