A marzo di quest’anno il Sindaco Raggi annunciava l’operazione #StradeNuove affermando tra l’altro:

Presto presenteremo nel dettaglio contenuti, costi, tempi dell’operazione e gli strumenti con cui i cittadini potranno costantemente verificare l’avanzamento dei lavori.

 

Passato oltre un mese, ad aprile scrivevamo:

Ci chiediamo però il significato che il Sindaco Raggi dia all’avverbio “presto”. Passato infatti più di un mese dall’annuncio dell’operazione, non ci pare siano disponbibili da nessuna parte i dettagli dei “… contenuti, costi, tempi dell’operazione”, né “… gli strumenti con cui i cittadini potranno costantemente verificare l’avanzamento dei lavori”.

 […]

Non possiamo aspettarci che il problema delle strade di Roma venga risolto con la bacchetta magica, ma vedere un piano convincente che finalmente ci siamo, che è solo questione di tempo per tornare ad un minimo di normalità, questo sì ce lo aspettiamo tutti ed anzi lo considereremmo dovuto.

Più passa il tempo aspettando i “dettagli” annunciati più però sorge il sospetto che tutta la paventata organizzazione fosse più una pia illusione che una cosa reale.

 

A maggio avevamo ripreso di nuovo il tema, approfittando di un post propagandistico di Marcello De Vito, chiedendo al presidente dell’Assemblea Capitolina di sollecitare l’amministrazione sull’impegno preso a marzo. Ma, prevedibilmente, nulla accadde.

Nello stesso pezzo mostrammo lo stato pietoso di via Walter Tobagi, traversa della Casilina all’altezza del GRA, chiedendoci quando i cittadini potevano aspettarsi di vederla risistemata.

Siamo tornati sulla strada qualche giorno fa ed in effetti abbiamo notato che qualche intervento deve essere stato fatto, non sappiamo quando, ma la sostanza del manto stradale è rimasta esattamente la stessa. Qualche foto.

 

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Nella prima come in altre foto si possono notare alcune recenti toppe di alfalto, successive senz’altro al nostro pezzo di maggio, ma com’è evidente si tratta di “romanelle” che non hanno inciso per nulla nel disastrato manto stradale.

Chiaramente in questa strada l’unico intervento possibile è un rifacimento completo del manto stradale, operazione lunga e costosa. Ma se continuiamo a comprendere che non ci si possono aspettare magie da un’amministrazione che deve operare con un bilancio già abbondantemente disastrato, la cosa inaccettabile è che non vi sia uno straccio di piano per affrontare in maniera metodica ed organizzata il problema delle buche a Roma.

Qui non si sta chiedendo di rifare domani tutta via Walter Tobagi, ma almeno avere un’idea di quando la strada potrà subire l’intervento di cui ha bisogno.

E se a qualcuno venisse in mente che ci siamo focalizzati su una strada specifica per qualche interesse personale, riportiamo di seguito lo stato altrettanto pietoso della via Aurelia nel tratto ad uscire da Circonvallazione Cornelia.

 

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Solo qualche esempio, ma tutto quel tratto di strada è in condizioni disastrose. E parliamo della SS1, Strada Statale 1!?!

 

Quando facemmo le precedenti segnalazioni ancora mancava l’assessore ai lavori pubblici. Ora che la poltrona è stata riempita, si può avere un’idea di quando i cittadini possono aspettarsi il rifacimento in via prioritaria almeno delle strade più transitate della città?

Il timore che abbiamo è che l’amministrazione non abbia reso noto alcun piano perché probabilmente avrebbe dovuto ammettere che per risistemare decentemente le strade romane ci vorranno anni e risorse enormi.

Ma se lo stato attuale delle strade a Roma continua ad essere in gran parte responsabilità delle amministrazioni del recente passato, la mancanza di una soluzione valida a questo problema è ormai responsabilità gravissima dell’attuale amministrazione.

Gli attuali amministratori devono aver pensato che bastava mettersi a fare bandi di gara corretti per risolvere il problema delle buche a Roma, mentre il problema va probabilmente affrontato in maniera completamente diversa. Invece che pagare lavori puntuali di rifacimento andrebbe individuata una serie di ditte che prendano in gestione la manutenzione delle strade per un periodo prolungato, così da avere interesse a fare bene i lavori per non doverli ripetere troppo spesso. Oppure si potrebbe riconsiderare il mega appalto che l’amministrazione Veltroni affidò alla ditta Romeo, magari questa volta procedendo con una gara europea per individuare l’operatore migliore.

Apparentemente nulla di tutto ciò è nella testa dei nostri amministratori che appaiono accontentarsi di procedere in maniera tradizionale, più o meno coscienti che così non riuscirà mai a coprire tutto il territorio romano, appassionati solo di postare su facebook ogni cm quadrato di nuova strada asfaltata.

 

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