Nei giorni scorso si è parlato molto di Santa Bibiana. Non del luogo che stiamo per mostrarvi ma della magnifica statua del Bernini che dà il nome alla Chiesa e al Tunnel di Santa Bibiana, tra via Giolitti e piazza di Porta San Lorenzo. La statua aveva perso un dito durante un trasloco che per fortuna è stato riattaccato. Al giusto scalpore che ha destato la temporanea menomazione del capolavoro berniniano, fa da contraltare l’indifferenza per le condizioni indegne del tunnel e dei dintorni della Chiesa.
Questo tunnel è celebre anche perché è qui che è nata la prima e per ora unica pista ciclabile dell’epoca 5Stelle. Una pista fortemente voluta dalle associazioni di ciclisti che più volte, per provocazione, avevano disegnato sull’asfalto delle strisce per simulare il percorso protetto. Una volta insediatasi la giunta Raggi, la pista vera vide la luce. Ma anziché levare spazio alle auto, si decise – in uno dei due sensi di marcia – di levare spazio ai pedoni, realizzando il percorso ciclabile sul marciapiede. In seguito alle proteste di tutti, quel tratto, in direzione via Giolitti, fu cancellato e rimase solo il tratto opposto, in direzione San Lorenzo.
Levare spazio ai pedoni era una follia in quanto il tunnel viene percorso quotidianamente da migliaia di persone. E’ infatti l’unica possibilità di congiunzione tra Termini e San Lorenzo. Ma vediamo allora in quali condizioni si trova il sottopassaggio. Mentre scattavamo le foto abbiamo notato l’espressione incredula di molti turisti ai quali sembrava di vivere in una dimensione alternativa.
L’ingresso, provenendo da via Giolitti, è coperto di manifesti abusivi, scritte vandaliche e il marciapiede è completamente sgretolato, tanto che quando piove la sabbia invade la strada.
Una volta dentro, oltre a tags e graffiti vandalici che proseguono lungo tutto il muro, si nota il soffitto completamente scrostato dal quale cadono spesso pezzi di intonaco e luride ragnatele.
In più punti, i parapedonali che delimitano il marciapiede sono saltati e i pedoni non hanno alcuna protezione dalle auto che sfrecciano a forte velocità. Quindi la sicurezza è messa a rischio. Inoltre alcuni dei parapedonali sono stati abbandonati nei dintorni del tunnel come si vede nella foto che segue.
Non si tratta di fare grandi opere di bonifica, ma una semplice manutenzione ordinaria. Quella che manca totalmente a Roma. Nessuna città potrebbe resistere senza manutenzione e anche senza prevenzione. Una telecamera per la sicurezza dei pedoni e per evitare le scritte vandaliche sui muri sarebbe indispensabile, così come avviene in ogni parte del mondo occidentale.