Ieri è andato in onda un nuovo episodio della storia dell’illegalità diffusa a Roma, con elementi che dimostrano chiaramente i passi in avanti fatti verso possibili sommosse popolari.
E’ successo che durante un controllo dei vigili nell’area del Colosseo, un cittadino extracomunitario, probabilmente bengalese, ha attraversato correndo la strada e, non accorgendosi dell’arrivo di un autobus dell’ATAC, ne è stato investito; l’uomo è stato subito soccorso e ricoverato in ospedale in codice rosso, non è però in pericolo di vita.
Testimoni affermano che l’uomo investito era uno degli ambulanti abusivi che operano nell’area, anche perché correva con le buste della mercanzia, e alla vista dei vigili è fuggito attraversando la strada senza guardare. Fin qui non ci sarebbe purtroppo nulla di strano, a parte rammaricarsi per il fatto che una persona ha messo a repentaglio la propria vita per non rischiare le conseguenze della sua attività illecita.
Ma è quello che è seguito a questo episodio che rende la cosa grave. Alla notizia dell’accaduto infatti, alcune centinaia di extracomunitari si sono radunati in piazza di Spagna e a Colle Oppio per protestare contro l’accaduto ed è stato necessario un nuovo intervento dei vigili, incluso un elicottero a sorvegliare le zone, per disperderli e tornare alla normalità.
Sarebbe stato interessante chiedere ai manifestanti improvvisati i motivi della loro protesta. C’è da immaginare che ce l’avessero con i modi con cui i vigili fanno i controlli, modi che evidentemente constringono gli ambulanti irregolari a fuggire mettendo a rischi la loro vita. O forse ce l’avevano con i controlli stessi dei vigili, che loro preferirebbero non venissero fatti proprio (tanto hanno un’efficacia praticamente nulla).
Insomma, come si può capire, evidentemente pare si stia rivoltando il mondo, con i truffaldini che cominciano a pretendere l’impunità e gli agenti che devono fare sempre più salti mortali per operare in modo “politicamente corretto”.
Da sottolineare che il malcapitato è stato prontamente soccorso, trasportato in ospedale e curato con tutto il necessario, come si fa nei paesi civili. Peccato che il tipo probabilmente, e con lui la gran parte dei manifestanti, non ha mai contribuito a che quell’ospedale stia lì e fornisca i propri servizi a tutti. E se saranno sempre di più quelli che se ne approfittano, sbarcando il lunario come capita senza contribuire con tasse e imposte, finirà che quell’ospedale non potrà più fornirle le cure in maniera indistinta.
E’ questo un altro esempio di come le piccole illegalità generano mostri sempre più grandi e se non si dà una mossa il nuovo Prefetto Gabrielli, finiremo con l’assistere a moti di piazza, con da una parte i tanti farabutti a pretendere l’impunità e le persone perbene, stanche di subire in silenzio, a fronteggiarli con la semplice richiesta di legalità.