Seguendo alla lettera le parole dell’Assessore, entro il 21 settembre il Campidoglio indirà le gare per assegnare le concessioni dei cartelloni. L’estate termina in quella data che dovrebbe essere il limite ultimo per predisporre i bandi. Marta Leonori, responsabile del commercio lo ha dichiarato a Radio Città Futura durante una lunga intervista sulla pubblicità esterna.
I tempi sono più o meno quelli di cui si parla fin dall’approvazione del Piano Regolatore dello scorso luglio. Se si riuscirà a rispettarli, già dai primi mesi del 2016 vedremo gli effetti sul territorio della rivoluzione cartelloni e cioè molti meno impianti (da 224mila mq a 138mila di superficie, ma potrebbero essere ancora meno forse sotto i 100mila) e servizi per la cittadinanza. Durante il periodo giubilare, insomma, Roma potrebbe vedere risolto uno suoi dei problemi annosi. E’ quasi impossibile che si arrivi a regime, cioè con il settore già riformato, per fine anno, quando inizierà il Giubileo. Le gare hanno dei tempi tecnici per essere espletate e le ditte che le vinceranno avranno bisogno di diverse settimane per rimuovere i vecchi cartelli.
La Leonori ha anche confermato che i 15 piani di localizzazione sono stati consegnati da Aequa Roma. Ora dovranno passare al vaglio delle sovrintendenze e poi a quello dei Municipi. Confermata anche la creazione di app gratuite che potranno essere scaricate dai cittadini per monitorare il territorio e difenderlo dagli abusivi. Sebbene in un mercato normale gli abusivi non dovrebbero più esistere e sarà interesse delle stesse ditte vincitrici dei bandi tenere pulita la propria zona di competenza, un controllo in più da parte delle associazioni non potrà che essere utile.
“Spingeremo le ditte a lavorare in Ati – ha aggiunto Leonori – perché solo così riusciranno a tenere la pressione molto forte del mercato”.
Ma i nodi da sciogliere non sono pochi. Restano da stabilire i criteri attraverso i quali una parte dei cartelloni (i cosiddetti Spqr) verranno assegnati alle imprese del riordino, cioè quelle che lavorano a Roma da più anni e che devono dimostrare di essere in regola con i pagamenti e con eventuali abusi.
Inoltre c’è la questione delle paline con orologio. Un emendamento del M5S approvato dal Consiglio Comunale durante il voto del luglio scorso le ha vietate nella “sottozona B1”, cioè quella relativa al centro storico. Un altro emendamento, il numero 523 della Commissione Commercio, invece, le consentiva. Cosa sarà stato inserito nei piani di localizzazione? Le paline ci saranno o no? Vas Roma ha più volte sollecitato la disapplicazione dell’emendamento 523 e la sua sostituzione con quello del Movimento 5 Stelle ma fino ad ora gli uffici e in particolare il Segretario Generale non hanno preso nessun provvedimento. Per questo Vas ha inviato una formale diffida al Segretario Generale. Vedremo come andrà a finire questa vicenda.
Infine tra pochi giorni sarà possibile esaminare i piani di localizzazione (quello del VII° Municipio fu presentato in anteprima a febbraio). Si potrà vedere nel dettaglio strada per strada come sono stati disposti i cartelloni e tutti, dalle ditte ai cittadini, potranno fare delle osservazioni.
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