Leonori: “Sbigottita che riforma cartelloni sia ferma”

Marta Leonori
Marta Leonori

 

 

Sulla sua pagina Facebook, l’ex assessore alle Attività Produttive, Marta Leonori, riprende il nostro articolo di lunedì scorso e interviene sul tema cartelloni. Ricorda brevemente il lavoro svolto nei due anni di suo mandato (cancellazione sanatoria impianti abusivi, la famigerata delibera 116, emanata da Alemanno; nuovo Regolamento e Piano Regolatore; impianti tipo, predisposizione piani di localizzazione) e lo mette a confronto con i quasi due anni dell’attuale amministrazione.

Cosa è stato fatto durante la giunta Raggi sul fronte della pubblicità esterna? Praticamente niente. Ecco perché la Leonori si dice sbigottita e si domanda soprattutto a che punto siano le gare. “Il Comune fa sapere che forse per fine anno ci saranno. Che stanno lavorando a non meglio precisati criteri di qualità. Ma quindi in questi mesi cosa hanno fatto?

Ed è la stessa domanda che le associazioni cittadine hanno posto all’assessore Meloni e al presidente della Commissione Commercio Coia durante il convegno organizzato in sala della Protomoteca a fine giugno. Purtroppo le rassicurazioni giunte in quell’occasione non hanno avuto seguito. Sono trascorsi più di 7 mesi e l’unico passo compiuto è stato la ratifica in giunta dei piani di localizzazione.

Le stesse associazioni che Marta Leonori cita nel suo intervento su Facebook (Cittadinanzattiva, Romafaschifo, RomaPulita!, Carteinregola, Vas e diarioromano/bastacartelloni) che tanto hanno contribuito alla riforma e che si aspettavano di vederla compiuta già nel 2017.

A cosa si riferiscono i criteri di qualità che l’attuale giunta sta cercando, si chiede Marta Leonori? Una domanda posta anche da noi alla quale finora nessuno ha risposto.

Cartelloni pubblicitari

 

Intanto le regole sull’impiantistica pubblicitaria stanno trovando sempre nuovi confini legislativi. E’ di queste settimane una sentenza della Corte di Cassazione sul silenzio-assenso per l’installazione di nuovi cartelloni (la n. 285/2018). Una ditta aveva fatto ricorso contro il Comune di Teramo che l’aveva multata per aver installato tre impianti su una strada senza le prescritte autorizzazioni. La ditta ha fatto ricorso prima al Tribunale e poi in Cassazione sostenendo di aver usufruito della regola del silenzio-assenso. Ma la Corte ha rigettato in quanto non può invocarsi il principio di tacito accordo per nuovi cartelloni. Questi, infatti, possono inficiare la sicurezza di traffico e pedoni e richiedono pertanto una esplicita autorizzazione.

Si tratta di un elemento interessante dal punto di vista giuridico, sebbene a Roma le regole siano molto chiare grazie al nuovo Regolamento e al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Occorre solo sbrigarsi a indire le gare e affidare i lotti al miglior offerente. A colui cioè che garantirà buoni incassi per il comune e servizi importanti per la città quali bike sharing, manutenzione del verde, arredo urbano, etc.

 

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L’ho scritto nel Dossier consegnato all’Ass @eugenio_patane 2 anni fa perché succede questo, e perché le linee FREE IN CENTRO di #Roma sono inutili ed uno spreco di fondi pubblici @CorteContiPress

[PS: un #bus che porta meno di 13 persone INQUINA più di un’auto]

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