L’opera di Kentridge non verrà coperta dagli stand

Siamo monotematici oggi, ma la cronaca ci impone di parlare ancora della manifestazione estiva in allestimento sulle banchine del Tevere.

Come vedete dalla foto qui sotto, infatti, fino a poche ore fa sembrava che gli stand dell’evento “Lungo il Tevere Roma” avrebbero rovinato il godimento dell’opera “Triumphs and Laments” dell’artista sudafricano William Kentridge, inaugurata nell’ambito dell’ultimo Natale di Roma.

 

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Per fortuna Campidoglio, Sovrintendenze e associazioni dei commercianti hanno trovato l’accordo per lo spostamento dei banchi in modo da evitare questo scempio. Resta l’amarezza del fatto che fino ad oggi nessuno,  né Comune (responsabile per la parte commercio)  e né Regione Lazio (che ha la competenza sulle banchine del Tevere) si siano posti il problema.  E dire che entrambi gli enti appaiono tra i sostenitori dell’iniziativa, pur essendo essa stata finanziata interamente con fondi privati.

Forse si è trattato di una sottovalutazione della questione o forse il solito timore di toccare o cambiare le abitudini degli operatori commerciali (anche perchè non sta scritto da nessuna parte che tutto debba essere concentrato nei pressi di Trastevere). Francamente senza spiegazione le parole del Sovrintendente Claudio Parisi Presicce che oggi su Repubblica è arrivato a affermare che le bancarelle avrebbero valorizzato l’opera!!

Per fortuna, almeno questa volta, il buon senso ha trionfato e la mostra sul Tevere verrà spostata di alcune centinaia di metri per permettere a tutti di ammirare il lavoro dell’artista che – lo ricordiamo – ha una durata limitata nel tempo. Gli agenti atmosferici infatti lo cancelleranno nell’arco di pochi mesi. A maggior ragione, per un’opera che non durerà a lungo, nasconderla per tutto il periodo estivo dietro alle bancarelle sarebbe stato un peccato imperdonabile.

 

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